Questo popolare modello di business nasconde insidie sia per chi vende i prodotti, sia per chi li acquista.
In questi ultimi mesi, milioni di persone alla ricerca di accrescere le proprie entrate ha sentito parlare di un’attività che promette guadagni interessanti senza doversi minimamente spostare da casa: il dropshipping. Questo concetto, nuovo solo all’apparenza, fa riferimento al vasto mondo dello shopping online e, secondo quanto dichiarato dai vari guru in giro per il web, ha reso più facile la vita di molte persone.
Alcune si dichiarano addirittura “ricche” dopo aver avviato la propria attività di dropshipping. Come spesso accade in questi casi, però, non è tutto oro quel che luccica. Questo è un modello di business nel quale un utente vende prodotti pur senza esserne realmente in possesso.
Sostanzialmente, quello che fa il venditore è trasferire gli ordini degli acquirenti e i dettagli di spedizione direttamente al fornitore, che poi spedisce il prodotto direttamente al cliente finale. Questo modello consente all’utente che avvia l’attività di dropshipping di evitare i costi e gli oneri legati alla gestione di un magazzino, rendendo l’attività di vendita online accessibile a un pubblico decisamente più ampio. Ma ci sono rischi.
La facilità di avvio di un’impresa di dropshipping la rende un’opzione di business attraente per molti utenti che cercano di iniziare la propria attività online. Tuttavia, questa popolarità cela anche dei pericoli, sia per chi vende che per chi compra.
Per quanto riguarda i venditori, uno dei principali pericoli connessi a questo business è il rischio di perdere il controllo sulla catena di fornitura e sul processo di consegna, portando a potenziali problemi con i tempi di consegna, la qualità dei prodotti e il servizio clienti. La concorrenza intensa e la presenza di fornitori poco affidabili aumentano il rischio di truffe e problemi legali.
Diversi venditori si sono ritrovati di punto in bianco senza acquirenti a causa di disservizi su cui non possono avere il controllo, perdendo ingenti quantità di denaro. Per quanto riguarda invece gli acquirenti, uno dei rischi peggiori è quello di non ricevere un prodotto conforme a quello che si era ordinato. I venditori di dropshipping, infatti, non gestiscono direttamente l’inventario e potrebbero non essere a conoscenza della qualità effettiva dei prodotti che vendono.
Anche i tempi di consegna vengono spesso disattesi dai venditori che operano con modelli di dropshipping. Questi prodotti spesso provengono da fornitori internazionali, sui quali il venditore con cui si hanno rapporti non ha controllo, motivo per cui non può davvero assicurare che i prodotti arriveranno nel periodo promesso.
Infine, ci sono problemi per l’assistenza clienti e ai costi elevati per resi e rimborsi. Molti utenti, insoddisfatti dei prodotti ricevuti, hanno raccontato che il processo di reso è stato complicato e costoso, dato che i venditori di dropshipping spesso non coprono le spese di spedizione per i resi, lasciando il cliente a fronteggiare costi elevati per restituire un prodotto all’estero.
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