Il mondo della truffa è purtroppo sempre vivo e pronto a sorprenderci. Ecco che cos’è lo spoofing e perché sta terrorizzando tutti.
Ogni anno il numero di truffati tra i cittadini può essere considerato in alcuni casi incalcolabile. Il motivo è molto semplice considerato il fatto che non tutti gli utenti del web denunciano la truffa , in altri casi, poi addirittura può passare del tempo prima che il truffato si accorga di essere stato raggirato da una dinamica a lui inizialmente incomprensibile. La verità è che soprattutto sul web i malintenzionati abbondano e i raggiri stessi diventano sempre più complessi e difficili da scoprire, almeno nel momento in cui entrano in azione.
Oggi, c’è chiaramente maggiore consapevolezza rispetto a qualche anno fa. I primi tempi, da quando l’utilizzo del web è da considerarsi una costante continua, sono stati di certo più duri. Le stagioni delle finte comunicazioni bancarie, per esempio, purtroppo non del tutto esaurite, e quelle invece dei messaggi accattivanti che comunicavano invece la vincita di un premio specifico da ritirare. L’immancabile link a fare da gancio, le informazioni personali fornite con ingenuità dagli utenti, entusiasti per l’improvviso premio, e il conto bancario o postale svuotato del tutto pochi minuti dopo.
La nuova truffa con cui ti rubano tutti i soldi: i dettagli specifici del raggiro
Una delle truffe al momento più diffuse in assoluto porta un nome specifico, spoofing. Nel caso specifico non è per forza implicato il contesto web anche se in alcuni casi potrebbe in ogni caso rientrare in quella stessa logica considerate le modalità di approccio. Il tutto si compie attraverso telefonate o sms. Il malintenzionato in questione si finge un parente, un amico della vittima, o in ogni caso una persona della quale potersi fidare. Le stesse modalità di azione possono essere molteplici, un esempi è rappresentato dalla vicenda di un ottantenne milanese, protagonista di una azione più che mai subdola e criminale.
Un falso sms proveniente apparentemente dalla banca di fiducia della vittima e l’informazione di un imminente attacco informatico. Un link inviato attraverso l’sms e l’autenticazione richiesta al proprio Home Banking, tramite esso. In quel caso, all’uomo è stato chiesto di trasferire il proprio saldo su più conti correnti indicati da un operatore, anche lui chiaramente finto, entrato in contatto telefonicamente con la stessa vittima dopo pochi minuti.
L’azione delle forze dell’ordine allertate all’indomani della stessa scoperta dell’azione truffaldina da parte dell’ottantenne milanese, ha portato al fermo di ben 18 persone, 11 delle quai con precedenti penali sempre per quel che riguarda la truffa. La tecnica consisterebbe nell’intercettare specifici numeri di telefono o caselle sms, per fingersi chi in realtà non si è affatto. Massima attenzione, insomma, il pericolo in certi casi è davvero dietro l’angolo.