Fattura errata: quali sono le soluzioni per correggerla senza incorrere in delle sanzioni? Tutte le procedure da seguire alla lettera.
La compilazione di una fattura può rappresentare un momento molto delicato e particolare per ogni impresa e per ogni esercente professionale. Tuttavia, spesso si possono commettere degli errori, per distrazione o altro, nella compilazione della fattura, ed è quindi necessario andare a correggerli, con l’obiettivo di evitare l’applicazione delle sanzioni amministrative. Vediamo, quindi, qual è la giusta procedura da seguire quando ci si trova di fronte a una fattura errata e si deve andare a correggerla.
In caso di errori legati alla parte descrittiva della fattura, ovvero i dati della società emittente, i dati del cliente, la partita IVA, la data ed il numero progressivo di emissione della fattura, è possibile correggere il documento semplicemente modificando le informazioni errate e inviando nuovamente il documento. Nel caso di errori nella parte numerica della fattura, ovvero gli importi dei beni o servizi venduti o erogati e il calcolo dell’imponibile, dell’imposta (IVA) e del totale fattura, è invece necessario procedere con l’emissione di una nota di credito o di debito, a seconda dei casi.
Come correggere una fattura errata
È importante rimarcare che qualsiasi tipo di errore che viene commesso prima della consegna della fattura al cliente può essere corretto immediatamente senza rischiare di incorrere in alcun tipo di sanzione. Sia in caso di fattura tradizionale che di fattura elettronica, è possibile correggere il documento rifacendo la fattura dal principio.
Nel caso in cui si debba modificare una fattura elettronica già inviata al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, è possibile emettere una nota di credito o di debito. Nel caso in cui si verifichino variazioni in aumento, è obbligatorio emettere una nota di debito, mentre le variazioni in diminuzione possono essere facoltative. È importante tenere in considerazione i limiti temporali e le modalità di registrazione delle note di credito e di debito.
Commettere un errore nella compilazione di una fattura può portare al verificarsi di alcune fattispecie di sanzione amministrativa in materia di IVA, in quanto viene meno l’obbligo della corretta fatturazione dell’operazione. Le sanzioni in merito all’obbligo di fatturazione ai fini IVA sono quelle disciplinate dall’articolo 6 del D.Lgs. n. 471/97 e si dividono in tre diverse fattispecie: fatturazione omessa o infedele di operazioni imponibili, fatturazione omessa o infedele di operazioni non imponibili o esenti, fatturazione con dati inesatti relativi all’indicazione delle parti.