L’idea, a dire la verità, era nata come un pesce d’aprile. Poi il progetto Smart Boy ha preso forma, fino ad arrivare all’E3 di Los Angeles. A vederlo, a primo impatto, il nuovo Game Boy da l’idea di essere semplicemente una cover per smartphone, ma invece il gadget è in grado di rendere il telefonino una vera console per vecchi giochi di cui tutti gli adolescenti degli anni ’90 hanno una nostalgia senza freni.
Chiusa in una teca di vetro, la cover per smartphone che trasforma il telefonino in una console è stata mostrata accesa e perfettamente funzionante. Nella cover, potranno essere inseriti i mini dischetti dei vecchi giochi del Game Boy, con i quali poi l’utente si potrà cimentare attraverso lo schermo del proprio telefonino. Nello specifico, lo smartphone inserito nella teca insieme alla cover è stato un Samsung Galaxy (serie Edge) mentre il gioco era Pokémon giallo. Si tratterebbe quindi di un dispositivo certamente funzionante per il sistema operativo Android. Sembrerebbe che il prodotto sarà messo in commercio per dicembre, giusto in tempo per i regali di Natale. Tuttavia, la cover potrebbe essere vendibile solo sul sito della casa produttrice.
L’azienda, specializzata nel retro gaming, aveva lanciato un’idea, il 1 Aprile, che aveva ingolosito una miriade di utenti, desiderosi di poter giocare ancora una volta con la loro console preferita senza necessariamente dover ricorrere all’acquisto di un pezzo di antiquariato. Vista la curiosità smossa dal pesce d’Aprile e nonostante le perplessità dei vari esperti, Hyperkin ha trasformato il progetto di una cover Game Boy in realtà. Basterà agganciare lo smartphone alla cover per riprodurre la console più amata degli anni Novanta. Ci sono ancora alcuni dubbi sulla compatibilità tra l’ingegnoso prodotto e i dispositivi Apple e nessun maggiore dettaglio è stato fornito in questo senso. Si sa per certo però che l’azienda di Cupertino è storicamente contraria alla presenza di questo tipo di software sui suoi dispositivi. Altro ostacolo che sembrava insormontabile riguardava il design della cover, simile in tutto e per tutto alla console della Nintendo; nessuno sperava che l’azienda giapponese mantenesse il silenzio su una delle sue più famose proprietà intellettuali. Invece così è stato, in virtù di chissà quale accordo.
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