Gli esperti informatici concordano: è questo al momento il malware più potente di tutti, come difendersi

In questo momento c’è un malware molto temuto e che sta infettando molteplici dispositivi. Al momento è il più potente secondo gli esperti.

L’esperienza in rete ha fornito agli utenti di tutto il mondo dei momenti positivi ma anche negativi. Tra quest’ultimi rientrano sicuramente i malware che possono nascondersi in moltissimi contenuti, da una semplice app oppure in un sito. Il pericolo è costante ma ora si fa più alto a causa del malware più potente di tutti, secondo gli esperti informatici.

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Questo è il malware più potente di tutti secondo gli esperti informatici – (Computer-Idea.it)

Al momento secondo gli esperti informatici ci sarebbe un malware che, nonostante sia stato abbandonato dagli autori, continua ad infettare tantissimi dispositivi. Per tale ragione bisogna capire come agire fin da subito per non rischiare di perdere i propri dati e di danneggiare il dispositivo di riferimento.

I professionisti che si occupano di sicurezza informatica sono preoccupati per i prossimi mesi, poiché milioni di dispositivi potrebbero essere infettati dal worm USB PlugX, recentemente abbandonato dai suoi autori. Il malware è dotato di funzionalità autoreplicante, con infezioni registrate da quasi 2,5 milioni di indirizzi IP a partire da settembre 2023 e per un periodo di sei mesi.

Il worm USB PlugX preoccupa tutti: come difendersi

Il worm USB PlugX ha compromesso nello stesso periodo i dispositivi di circa 15 paesi, fra i quali Cina, Indonesia, Iran, Nigeria e molti paesi europei. Gli esperti hanno notato di recente come i principali paesi colpiti non abbiano alcun punto in comune. Una scoperta che rende probabile la possibilità che il malware possa aver avuto origine da più utenti in diversi paesi.

Come difendersi worm USB PlugX
I rimedi possibili contro il worm USB PlugX – (Computer-Idea.it)

Il malware è noto per la capacità di infettare e replicarsi tramite dispositivi di archiviazione USB. La prima volta è stato rilevato nel 2019, ma poi ha registrato un’ondata di infezione che ha colpito milioni di indirizzi IP.

I ricercatori di Sekoia, società di sicurezza, hanno acquistato l’indirizzo IP e intercettato il traffico per evitare che PlugX possa continuare a diffondersi, ma il numero di dispositivi infetti resta ancora alto nonostante il lavoro per limitare il malware. L’aspetto che preoccupa è sistemare le unità USB infette potrebbe condurre ad un rischio di perdita definitiva dei dati presenti all’interno.

Gli unici rimedi da mettere in atto si riferiscono all’uso di un software antivirus aggiornato, andando ad effettuare regolarmente la scansione delle unità USB per evitare qualsiasi tipo di pericolo che le informazioni contenute nelle unità vengano cancellate.

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