Grazie ai controlli incrociati, Google è riuscita a bloccare almeno 18 app molto pericolose per gli utenti, ma forse non è finita.
Secondo quanto annunciato, le app sarebbero state scaricate da almeno 12 milioni di utenti; alcuni potrebbero non sapere che hanno ancora le app dannose, e comunque sembra che i criminali continuino a perpetrare le truffe.
I rischi per le ignare vittime sono ampi perché le app riescono a ottenere dati per poi ricattare gli utenti. Secondo quanto si sa fino ad oggi, le app in questione trattavano di prestiti personali e comunque del comparto finanziario. Le app dannose sono state realizzate molto bene e infatti sono state scaricate da almeno 12 milioni di cellulari Android.
Google, ecco come funzionano le app fraudolente e come fare a difendersi
Chi non conosce i meccanismi delle truffe non sa riconoscere un’app potenzialmente pericolosa, come quelle cancellate dallo Store. In pratica queste app offrono servizi finanziari e prestiti agevolati. Gli interessati, per ottenere il prestito, inviano i propri dati che poi però vengono usati per effettuare transazioni illegali. Poi, può scattare anche il ricatto. La vittima non può fare altro che sborsare i soldi e la truffa ha già fatto tantissime vittime.
La tecnologia usata in queste app è molto sofisticata, e si chiama SpyLoans, una tecnica che è già attiva dal 2020 e di recente sembra che gli attacchi siano aumentati considerevolmente. Oltre al Play Store i criminali usano anche altri canali per diffondere le app dannose.
Come dichiarato da Google, queste applicazioni dannose sfruttano la fiducia che gli utenti ripongono nei legittimi fornitori di prestiti, utilizzando tecniche sofisticate per ingannare e rubare una vasta gamma di informazioni personali. Risulta fondamentale, dunque, che anche gli utenti prestino molta attenzione, poiché i soli controlli di Google potrebbero non essere sufficienti.
I consigli sono quelli consueti: prima di installare una qualsiasi app bisogna controllare e verificare che provenga da una fonte attendibile, e magari controllare anche le recensioni. Ma soprattutto, durante l’installazione bisogna stare attenti ai permessi che si danno all’applicazione per funzionare. Spesso si agisce con superficialità, dando accesso a dati personali, contatti, foto, eventi sul calendario, microfono e altre funzioni che permettono di essere spiati e dunque di cadere più facilmente nelle truffe.
Naturalmente è sempre bene scaricare le app da Google, anche se nemmeno la piattaforma dello store è completamente sicura. Con poche accortezze, un p’ di attenzione e grazie ai controlli delle agenzie di sicurezza gli utenti possono stare più al sicuro.