Dal dire al fare il passaggio è breve: Google Chrome inizia a rimuovere i cookie di terze parti. Come controllare se lo fa anche con te.
Botti di inizio d’anno. Google ha iniziato alla grande questo scorcio di 2024. Sta affrettando i tempi per l’evoluzione di Bard, il principale alter-ego di ChatGPT, con la forte intenzione di portarlo a un livello advanced.
È in cantiere una versione avanzata, destinata agli abbonati, quindi a pagamento, che migliora di tanto l’esperienza del bot figlio dell’Intelligenza Artificiale e dell’apprendimento automatico, creato dal colosso di Mountain View sul modello LaMDA. Non solo.
Google sta anche mantenendo una promessa fatta a metà dicembre, quando ha deciso di dare una bella sterzata per migliorare la privacy su Chrome, il browser per distacco più utilizzato al mondo, investendo in funzionalità che nascono con il chiaro intento di proteggere i dati degli utenti, per fornire un maggiore controllo sul modo in cui vengono utilizzati e includere l’adozione di misure per limitare la possibilità di tracciare l’attività di un utente su diversi siti web.
Cosa sta cambiando su Google Chrome: via ai test sulla Protezione Tracciamento
Dal ora Google Chrome ha iniziato a rimuovere i cookie di terze parti per l’1% dei suoi utenti, l’inizio di un processo graduale per rimuovere completamente i cookie di terze parti in un futuro più o meno a breve termine. L’obiettivo dell’eliminazione estesa è consentire test iniziali su piccola scala, prima che l’impatto venga avvertito da tutti gli utenti di Chrome, sempre nel 2024.
Si comincia nel segno della Protezione Tracciamento, una nuova funzionalità che limita il tracciamento tra siti, stoppando l’accesso al sito Web ai cookie di terze parti per impostazione predefinita. Google ha già fatto sapere sul suo blog di distribuire questa funzionalità all’1% degli utenti Chrome a livello globale, definendo questa operazione “una pietra miliare nella nostra iniziativa Privacy Sandbox”.
I gruppi di difesa della privacy hanno accolto con favore la mossa, anche se alcuni avvertimenti che il Privacy Sandbox di Google non è abbastanza restrittivo da limitare il tracciamento nascosto. Editori e inserzionisti un po’ meno. Ma come capire se già facciamo parte di quell’1% di utenti sotto test da parte di Google Chrome? In due modi. Il primo è visivo: se nella barra degli indirizzi trovate un’icona a forma di occhio, vuol dire che sta facendo parte dei test.
Attivandola (quell’icona deve essere barrata) vuol dire che non sta avvenendo sui vostri dispositivo nessun tracciamento tramite i cookie di terze parti. Il secondo? Bisogna controllare se fra le impostazioni del browser è stata aggiunta una nuova scheda dedicata al blocco di cookie di parte terze all’interno della sezione “Privacy e sicurezza”. Non la vedete? Attendere, prego.