L’azienda si trova in una posizione delicata: deve evitare ritardi e, al tempo stesso, garantire prodotti di alta qualità e senza difetti.
Nvidia ha raggiunto uno status senza precedenti nel mondo della tecnologia, affermandosi come una delle aziende più importanti del pianeta. Con una capitalizzazione di mercato che supera giganti come Intel, AMD e IBM, la società è diventata un leader indiscusso nel settore delle GPU e dell’intelligenza artificiale.
Il suo successo ha naturalmente attirato l’attenzione globale, con investitori e clienti che monitorano attentamente ogni suo movimento. Di conseguenza, quando emergono notizie di ritardi o problemi nei progetti di Nvidia, l’intero mercato reagisce con preoccupazione.
Le aspettative elevate, infatti, spesso si scontrano ora con una realtà più complessa. È il caso di quello che è forse il progetto più atteso dell’azienda che, dopo l’entusiasmo iniziale, ha dovuto fare i conti con un percorso che si è rivelato irto di difficoltà e ora si allunga con un rinvio sempre più probabile.
Design flaw e rinvii: le nuove GPU Nvidia in ritardo
Fonti interne hanno confermato che Nvidia ha dovuto affrontare problemi significativi con le sue prossime GPU AI della serie Blackwell. Originariamente previste per un lancio nel quarto trimestre del 2024, queste schede grafiche vedranno probabilmente un rinvio al primo trimestre del 2025, nel migliore dei casi.
Questo ritardo è dovuto a difetti di progettazione emersi durante la fase di sviluppo, che hanno reso necessario un ulteriore lavoro di perfezionamento prima del rilascio. Giganti tecnologici come Microsoft, Meta, Google e xAI, che avevano già piazzato ordini significativi per queste nuove GPU Le implicazioni di questo ritardo sono ampie.
Oltre alla possibile perdita di fiducia da parte dei clienti, Nvidia rischia di affrontare una riduzione del vantaggio competitivo nel settore delle GPU per data center, dove detiene attualmente una quota di mercato del 98%. Anche se non ci sono concorrenti immediati in grado di eguagliare le prestazioni previste delle Blackwell, AMD e altre aziende potrebbero cogliere l’opportunità per accorciare le distanze.
La decisione di Nvidia di posticipare il lancio delle Blackwell riflette però una strategia di prudenza, simile a quanto fatto da AMD con il Ryzen 9000. È evidente l’intento di evitare il ripetersi di scenari problematici come quelli vissuti da Intel con i processori delle serie Core di tredicesima e quattordicesima generazione. Con un costo che può arrivare fino a 70.000 dollari per unità, infatti, le nuove GPU AI rappresentano un investimento significativo.