Dopo un anno di grande successo e continue novità, ChatGPT sembra voler tirare il freno, almeno temporaneamente.
Non sembra esserci pace ai piani alti di OpenAI in questa ultima parte dell’anno. Qualche settimana fa è arrivata la notizia shock del licenziamento dell’Amministratore Delegato e Co-Fondatore Sam Altman, che è poi stato invitato a tornare e riconfermato solo pochi giorni dopo. Questi tumulti sono chiaramente legati a dinamiche aziendali che il grande pubblico non conoscerà mai davvero. Ma alcune delle ultime decisioni del team di sviluppo mettono in evidenza come ci siano ancora grosse divergenze tra i dirigenti dell’azienda.
La scorsa settimana, tutti gli abbonati a ChatGPT Plus hanno ricevuto una mail molto particolare. Dopo aver ringraziato i suoi utenti (chiamandoli addirittura “builders”, cioè “costruttori”), la piattaforma ha annunciato una novità che non è piaciuta molto a chi ha fatto di questo moderno chatbot un fedele compagno della propria vita lavorativa. Per la fine dell’anno era infatti attesa una novità che, a questo punto, non arriverà più.
All’inizio di questo mese, durante il primo OpenAI Dev Day, Altman ha introdotto il concetto di “GPTs“, cioè delle versioni personalizzate del modello di Intelligenza Artificiale generativa ChatGPT. Si tratta di nuove versioni della chat che utilizzano i dati dell’utente per diventare l’assistente perfetto, in grado di soddisfare le richieste più specifiche e personali.
Novità che non sono piaciute ai fan di ChatGPT
Da qualche settimana, quindi, gli utenti di ChatGPT Premium possono aprire l’interfaccia del chatbot, scegliere la Funzione “Explore” e da lì cliccare sulla voce “Create a GPT”. L’IA creerà quindi una nuova chat di cui l’utente potrà scegliere il nome, lo scopo principale, le materie specifiche che tratterà e anche il suo carattere.
E non finisce qui: la parte più entusiasmante di questo annuncio era che tutti gli utenti potevano non solo creare queste chat personalizzate, ma anche pubblicarle o acquistare quelle di altre persone. Tutto in un nuovo “Negozio GPT online”. Questo significa che se un utente dall’altra parte del mondo crea una chat perfetta per le mie esigenze specifiche, potrò usarla anche io pagando il prezzo che lui ha deciso. Purtroppo, però, quest’ultima funzione è stata messa in pausa.
Secondo quanto riportato nella mail dell’azienda, il lancio del Negozio GPT è stato rimandato almeno fino all’inizio del 2024. L’azienda si è scusata con gli utenti e ha scritto: “Anche se ci aspettavamo di rilasciarlo questo mese, alcune cose inaspettate ci hanno tenuto occupati“. Un chiaro riferimento ai tumulto che sono avvenuti ai vertici di OpenAI nelle ultime due settimane.