Un’azienda sanitaria italiana è stata colpita da un attacco hacker. 1000 GB di dati dei pazienti sono stati compromessi: cosa è accaduto.
I pericoli in rete si fanno sempre più alti, dalle molteplici truffe online ora si è passati ad un attacco ad un’azienda sanitaria italiana. Quanto compiuto dai criminali informatici riguarda tantissime persone perché sono stati compromessi 1000 GB di dati, una quantità decisamente elevata se si considera la natura della struttura colpita.
L’attività degli hacker è sempre presente nel web e talvolta è diretta verso specifiche aziende, tramite piccole falle o vulnerabilità che sono presenti all’interno del sistema di riferimento. In questo caso a far salire la preoccupazione è il fatto che circa 1000 GB di file personali dei pazienti sono stati pubblicati online.
I dati compromessi e che sono stati pubblicati riguardano referti e prescrizioni. Entriamo nel merito per capire cosa è accaduto e quali sono le contromisure che l’azienda sanitaria italiana ha preso fin dal primo secondo dell’attacco.
Il gruppo hacker Cicada3301 ha pubblicato online tutti i dati rubati dal database dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) Rhodense. La pubblicazione è avvenuta dopo due settimane dall’attacco e riguarda documentazioni che dovrebbero essere assolutamente private.
Da parte dell’azienda sanitaria italiana non è stato diffuso alcun commento sulle informazioni compromesse. Dal portale ufficiale, i pazienti vengono avvertiti della manutenzione utile a garantire il ripristino dei sistemi, il cui funzionamento si è interrotto a seguito dell’attacco hacker.
L’attacco subito dall’Azienda Socio Sanitaria Territoriale è di tipo ransomware: è stato utilizzato un software malevolo con l’obiettivo di tenere le informazioni presenti sotto riscatto. Solo dopo aver pagato una determinata somma di denaro, in genere in criptovalute, è possibile riavere accesso ai dati.
Nel più recente aggiornamento pubblicato dall’azienda si legge che l’azione di ripristino dell’intera infrastruttura è stata avviata fin da subito, così da consentire ai cittadini di poter ritornare ad utilizzare il prima possibile tutti i servizi. Inoltre, l’azienda sanitaria ha anche ringraziato gli stessi cittadini per aver compreso la delicata e complicata situazione.
Oltre l’attacco all’azienda sanitaria del nostro Paese, il gruppo hacker ha annunciato di aver compromesso anche due siti del Regno Unito, The Access Group e Maintel, e uno americano, Basement Systems. Insomma, l’attacco è stato forte e per tale ragione ci vorrà ancora un po’ di tempo prima che il sistema dell’azienda italiana sia ricostruito totalmente.
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