Il sussidio INPS diventa un diritto anche per chi ha invalidità troppo bassa: come ottenerlo subito

Anche con un’invalidità troppo bassa, da oggi è possibile ottenere il sussidio INPS. Ecco che cosa bisogna fare, è un diritto.

Il sussidio INPS è un aiuto a livello economico destinato a tutti i cittadini che hanno un’invalidità certificata. Il tutto è stato reso ufficiale dall’articolo 38 della Costituzione, che prevede il diritto al mantenimento e all’assistenza sociale per i cittadini inabili al lavoro o sprovvisti dei mezzi necessari per vivere.

Anche con un'invalidità bassa, si ha diritto al sussidio INPS
Come ottenere il sussidio INPS in caso di invalidità troppo bassa – Computer-idea.it

Ed ecco dunque che entra in gioco l’invalidità civile, i cui diritti salgono con l’aumentare della percentuale di invalidità riconosciuta. In generale, ci sono una lunga serie di pensioni economiche e di sussidi non economici garantiti.

Come per esempio pensioni, indennità, agevolazioni fiscali, permessi dal lavoro e via dicendo. Ma cosa fare se si ha un’invalidità troppo bassa? Da oggi, anche per questi soggetti il sussidio diventa un diritto. Ecco che cosa bisogna fare nel caso vi sia stato negato l’aiuto, è un vostro diritto e dovreste procedere quanto prima.

Sussidio INPS con invalidità troppo bassa: ecco cosa fare

Se avete fatto richiesta per ottenere il sussidio INPS, ma non vi è stato riconosciuto per via dell’invalidità troppo bassa, allora dovete agire quanto prima. C’è infatti la possibilità di poter procedere con il ricorso, così che vi vengano riconosciuti i vostri diritti e possiate iniziare ad usufruire dei tanti bonus ed incentivi previsti dalla Costituzione.

Ecco come ottenere il sussidio INPS anche con percentuale d'invalidità bassa
Ci sono due modalità diverse per presentare il ricorso – Computer-idea.it

Ci sono due strumenti a disposizione, ossia il ricorso giudiziario e quello amministrativo. Per il primo, bisogna rivolgersi all’Autorità Giudiziaria entro sei mesi dal rifiuto iniziale. Presentando l’ATPO, ossia una verifica dei requisiti sanitari. Fatto ciò, ci sarà un Consulente Tecnico d’Ufficio che dovrà approfondire l’accertamento la questione, insieme ad un medico legale dell’INPS. Entro 30 giorni, arriverà il decreto di omologazione del giudice.

Con il ricorso amministrativo, invece, bisogna presentare un documento all’INPS. Andando nell’apposita sezione del sito ufficiale. Ed è utile solo in caso di rigetto o revoca dei benefici economici. Vi ricordiamo inoltre che, in caso di percentuale di invalidità riconosciuta troppo bassa, è possibile sottoporsi ad una nuova visita. Con l’iter di accertamento che ricomincia da zero.

Dopo aver trasmesso la domanda iniziale, ecco che il cittadino viene convocato a visita da parte della Commissione medico-legale. Che avrà il compito di verificare l’eventuale invalidità e la gravità della stessa. Fornendo infine un documento conclusivo, con il report completo e la percentuale assegnata.

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