In contemporanea col caso Vodafone, che verrà venduta, anche Iliad dovrà affrontare la diffida inviata dall’AGCOM: che succede per i clienti.
È un pessimo momento per la telefonia mobile e fissa, almeno in Italia: le maggiori compagnie si stanno smantellando oppure attuano comportamenti non trasparenti, che alle fine ledono i diritti dei consumatori.
Iliad di recente è stata diffidata dall’AGCOM per aver effettuato azioni di vendita non conformi alle normative vigenti. Ecco cos’è successo e soprattutto come ne risentiranno i clienti. La diffida partita dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è stata una botta dura per il marchio francese.
Nella delibera n. 31/24/CONS, datata 6 febbraio 2024, si trovano le motivazioni del provvedimento: Iliad non ha rispettato gli obblighi previsti inerenti la pre-attivazione dei sistemi di Parental control sulle SIM intestate o riservate a minori. In particolare, si fa riferimento ad un’altra delibera, la n. 9/23/CONS, che detta le linee guida in materia di “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”.
Iliad avrebbe dovuto rispettare le normative vigenti proteggendo i clienti minori di 18 anni, adottando le misure previste affinché anche i genitori potessero utilizzare le funzionalità di Parental Control. La scorsa estate l’AGCOM aveva chiesto alla compagnia telefonica di chiarire la sua posizione, e a seguito di indagini l’Autorità per la protezione delle comunicazioni sono emerse le irregolarità sopra citate.
Non solo danno alla sicurezza dei minori, tra l’altro: perché Iliad, agendo in maniera non conforme, avrebbe anche penalizzato gli operatori di telefonia concorrenti, che invece stavano attuando le disposizioni ricevute. Ecco perché alla fine l’AGCOM ha diffidato l’operatore. Adesso Iliad avrà tempo 60 giorni per attivare le azioni richieste oppure per impugnare la diffida.
La domanda che si pongono i clienti Iliad adesso è che cosa succederà ai loro contratti. A meno che non emergano novità, ovvero che Iliad si opponga alla diffida, gli utenti potrebbero ricevere comunicazioni a seconda del contratto che hanno stipulato. Ad esempio, la ricezione di un’informativa (se clienti Iliad maggiori di 18 anni) per forniture di servizi di rete fissa o mobile.
Per quanto riguarda invece gli utenti di età compresa tra i 15 e i 17 anni che decideranno di sottoscrivere un’offerta mobile, Iliad dovrà “introdurre all’interno del processo di sottoscrizione un’informativa relativa ai SCP (Servizi di Parental Control)”. In questo modo tutti gli utenti minorenni saranno tutelati, come prevede la Legge.
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