In queste ore l’Inps ha voluto fare una comunicazione importante per questi dipendenti: “I termini sono inapplicabili”. Tutti i dettagli
Attraverso i suoi canali l’INPS è sempre attivissimo non solo per informare i cittadini di novità riguardanti bonus o imprevisti sul loro conto, ma anche per fornire delle indicazioni ai propri dipendenti. Nelle scorse è arrivata una comunicazione che rivela di alcuni termini inapplicabili. Negli ultimi giorni abbiamo potuto vedere come l’istituto abbia deciso di lanciare un video promozionale sui propri social in cui informa tutti gli utenti di stare ben attenti da alcune comunicazioni farlocche. Ancora una volta, ha deciso di rivelare tutte le minacce di phishing e smishing che ogni giorno rischiano di minacciare milioni di cittadini.
Infatti i cyber-criminali sono pronti a sfruttare i nomi di istituti autorevoli per ingannare i cittadini. A rivelare il pericolo ci ha pensato Giulia Aubry, responsabile team reputation, brand identity e crisis management. Infatti l’esponente dell’INPS ha anche affermato che questo fenomeno solitamente colpisce la platea di cittadini meno avvezzi alla tecnologia e quindi la fascia più anziana della popolazione. Per questo motivo di fronte ad una comunicazione sospetta sarebbe sempre meglio evitare che vengano aperti dei link esterni. Adesso però l’ultima comunicazione riguarda i dipendenti.
In queste ore l’INPS ha comunicato che fino al 31 dicembre 2023 i termini di prescrizione della contribuzione obbligatoria dovuta dalle pubbliche amministrazioni alla Gestione Dipendenti Pubblici per i periodi retributivi fino al 31 dicembre 2018 risultano inapplicabili. Proprio tale inapplicabilità viene estesa anche alle contribuzioni dovute dalle pubbliche amministrazioni alla Gestione Separata dell’INPS, indipendentemente dal periodo di competenza.
Questa disposizione consente alle pubbliche amministrazioni di procedere con la regolarizzazione delle posizioni assicurative sia verso la Gestione dei Dipendenti pubblici che verso la gestione separata fino alla fine del 2023. Inoltre è importante sottolineare che il processo di regolarizzazione comporta l’interruzione dei termini di prescrizione. Questa circolare delinea anche le modalità operative per la regolarizzazione e l’esposizione dei dati nel flusso UNIEMENS, il sistema di trasmissione telematica utilizzato per l’invio delle dichiarazioni contributive.
I dipendenti in questione forniscono anche informazioni sul regime sanzionatorio che si applica in caso di manca adesione alle norme vigenti. Questa proroga dei termini di prescrizione rappresenta un’opportunità per le pubbliche amministrazioni di adempiere ai propri obblighi contributivi e di regolarizzare eventuali situazioni pendenti. L’istituto si impegna anche a fornire chiarezza normativa e supporto pratico attraverso le indicazioni dettagliate contenute nella circolare, fornendo quindi una gestione trasparente ed in regola con le normative vigenti.
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