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Intelligenza Artificiale anche in classe: c’è già l’accordo, cosa sta succedendo

La campanella suona anche per l’Intelligenza Artificiale: ecco come la tecnologia del futuro cambierà la vita degli studenti.   

Dal prof. con il gessetto in mano alla lavagna all’insegnante robot. Quello che fino a pochi mesi fa sarebbe sembrato un cambiamento da film o romanzo di fantascienza è già diventato realtà. Un’importante università ha deciso di dare il via a una sperimentazione con ChatGPT che promette di rivoluzionare il modo in cui si studia e si impara in classe. Vediamo tutti i cv dettagli.

Una grande università e OpenAI hanno annunciato una partnership per portare ChatGPT nelle aule dell’istituto. (Computer-idea.it)

A quanto si apprende i vertici della facoltosa università hanno annunciato una partnership per portare ChatGPT nelle aule dell’istituto. In un comunicato stampa ufficiale si legge che in tal modo l’ateneo intende “migliorare il successo degli studenti, creare nuove strade per la ricerca innovativa e razionalizzare i progressi organizzativi“. E i dati dicono che, a parte una minoranza di studenti che utilizzano ChatGPT in modo furbesco, i chatbot possono essere integrati in modo intelligente e utile nella formazione.

L’insegnamento in classe ai tempi dell’intelligenza artificiale

A partire dal prossimo febbraio, dunque, l’università statunitense inizierà a raccogliere proposte e progetti, da parte sia dei docenti sia degli studenti, per le potenziali applicazioni dell’IA. Naturalmente, la più scontata è l’utilizzo di ChatGPT come tutor personalizzato durante il percorso di studi.

Al momento l’IA all’Università è un fenomeno solo di questa facoltà, ma presto potrebbero esserci nuove applicazioni – Computer-idea.it

Come spiega Kyle Bowen, vice responsabile delle informazioni presso l’Arizona State University, “i nostri docenti e il nostro personale stavano già utilizzando ChatGPT“, e dopo il lancio del programma per aziende è nata l’idea di contattare direttamente OpenAI per un progetto congiunto.

Insomma, ci sono tutti i solidi presupposti per sviluppare un valido sistema destinato ad affiancare (e forse, in un futuro più o meno lontano, a sostituire) l’insegnamento tradizionale. L’ASU ha tra l’altro iniziato a offrire corsi di ingegneria che trattano IA per promuovere l’alfabetizzazione in questa materia così nuova. Certo, per il momento la novità riguarda l’Arizona, ma sicuramente a breve sarà proposta anche in altri contesti universitari – compresi quelli italiani.

Nei giorni scorsi, per dire, è stato annunciato un accordo con il governo della Pennsylvania per portare ChatGPT Enterprise sui computer dei dipendenti statali. E OpenAI ha avviato anche una collaborazione con il Pentagono. La prima partnership tra OpenAI e un istituto di istruzione (ma di certo non la prima con le istituzioni) è destinata a fare – è il caso di dirlo – scuola…

Enrico DS

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