Tutte le novità in merito all’Intelligenza artificiale, l’Unione Europea ufficializza l’arrivo di nuovi provvedimenti per aziende e utenti.
Bisogna risalire a marzo 2024, il periodo in cui il Parlamento Europeo ha approvato l’AI Act. Ovvero il provvedimento legislativo in merito alla regolamentazione dell’utilizzo e della generazione di intelligenze artificiali. Diventato ‘famoso’ a livello mondiale per essere il primo regolamento internazionale sull’utilizzo delle AI.
L’Europa da quel momento è diventata un esempio per tutto il mondo nella gestione dell’Intelligenza Artificiale (generativa e non) e nella responsabilizzazione delle aziende che ne fanno uso.
L’obiettivo della misura consiste proprio nel tutelare i consumatori e i loro dati, ma è stata criticata dalla maggior parte delle multinazionali, anche dalla stessa OpenAI.
L’Act ordina i sistemi di IA in quattro livelli di rischio, ovvero “minimo”, “limitato”, “alto” e “inaccettabile” e adesso che sono passati diversi mesi dalla pubblicazione, è stato effettuato un altro passaggio molto importante: la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale UE e quindi la relativa entrata in vigore tra pochi giorni. A quanto pare l’entrata in vigore è prevista 20 giorni dopo la pubblicazione, si parla quindi del 2 agosto 2024.
La piena operatività è però prevista entro 24 mesi, ciò significa che il passaggio definitivo è segnato per il 2026, ma già dal 2 agosto 2024 entreranno in scena una serie di disposizioni molto importanti per la tutela degli utenti europei. Alla scadenza dei 12 mesi, ad esempio, i produttori di modelli IA come ChatGPT dovranno conformarsi ai requisiti di trasparenza e dimostrare che i loro sistemi sono sicuri in un modo facilmente spiegabile agli utenti.
Resta da capire cosa cambierà per gli utenti all’atto pratico una volta che entrerà definitivamente in vigore l’AI Act. Un impatto significativo sulle persone ci sarà in quanto verranno messi al bando tutti quei sistemi che non riescono a essere trasparenti. Inoltre, tutti gli utenti che si troveranno a conversare con un’AI saranno sempre informati di interagire con un sistema e non con una persona fisica: quindi molta più trasparenza da questo punto di vista.
Le aziende dovranno chiaramente specificare ai loro clienti quando i loro prodotti o i loro servizi (come i call center) saranno gestiti da Intelligenze Artificiali anziché da persone in carne e ossa per rendere tutto trasparente alla luce del Sole ed evitare che le AI diventino sistemi ingannevoli per tutti gli utenti che circolano sul web.
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