Il Governo Meloni ha annunciato la volontà di implementare nel corso di quest’anno i sistema denominato IT Wallet, ma di di cosa si tratta?
Quello degli italiani con la tecnologia è un rapporto piuttosto vario. In particolare quando la tecnologia deve essere utilizzata per interfacciarsi con i sistemi della pubblica amministrazione a livello locale o nazionale. Il periodo del covid ha permesso un deciso passo in avanti e dimostrato che per eseguire tutta una serie di controlli, farsi rilasciare alcuni documenti e portare avanti certe pratiche non è assolutamente necessario perdere giornate di lavoro in fila agli sportelli pubblici.
Ma anche se la diffusione dei dati sull’utilizzo del famoso sistema SPID fanno ben sperare (nel 2023 lo hanno utilizzato un miliardo di volte circa 36 milioni di Italiani su un target di 42,5 milioni da toccare entro il prossimo anno), allo SPID si è aggiunta la Carta di identità elettronica.
E a SPID e CIE si aggiungono la tessera sanitaria elettronica e tutta un’altra mole di documenti che un domani potrebbero essere digitalizzati e riuniti all’interno di un solo sistema: IT Wallet. Come funzionerà il nuovo pionieristico portafoglio digitale dei cittadini italiani? Quando arriverà?
Cosa aspettarci in questo 2024 per IT Wallet
L’annuncio riguardo la volontà del governo guidato da Giorgia Meloni è arrivato prima della fine dell’anno scorso con una tempistica che, se venisse rispettata in pieno, vedrebbe il nostro Paese come pioniere nell’adottare sistemi di gestione dell’identità digitale.
Tutto dovrebbe giocarsi intorno all’app IO, un sistema di comunicazione che molte famiglie conoscono già perché è il modo in cui ci si può interfacciare e comunicare con la pubblica amministrazione. Quello che si troverà all’interno dello IT Wallet dell’app IO, nella prima fase almeno, saranno ovviamente le credenziali SPID E CIE se presenti e poi la tessera sanitaria e la tessera della disabilità.
Con i successivi passaggi, nello stesso portafoglio virtuale arriverà anche la patente e tutti quei documenti che vengono periodicamente richiesti dalle amministrazioni pubbliche o private. Tutto questo nuovo approccio alla gestione della propria identità digitale presenta ovviamente una serie di sfide, soprattutto per quello che riguarda la sicurezza, ed è per questo che la tempistica di applicazione è piuttosto lunga.
Entro la fine di giugno di quest’anno alcuni utenti che già adottano i sistemi dell’app IO riceveranno un invito per partecipare a quella che potremmo definire beta chiusa. Entro poi la fine dell’anno arriverà la versione definitiva aperta a tutti. Ma questo è solo il primo passo. Completata la prima fase, infatti, nel 2025 IT Wallet prenderà ufficialmente il posto di SPID e CIE contenendo entrambi i meccanismi di riconoscimento e login.
L’ultimo passaggio avverrà nel 2026 quando IT Wallet si interfaccerà con i sistemi equivalenti che sono attualmente in fase di sperimentazione negli altri Paesi dell’Unione Europea. Uno degli scopi futuri di IT Wallet è infatti quello di aiutare anche nella gestione dei documenti all’interno dell’Unione Europea, con quello spirito di eliminazione delle frontiere che sperimentiamo già quando non ci viene più chiesto il passaporto ma solo la carta d’identità.