Fine del mondo, c’è anche una data l’8 aprile. L’allarme diventa virale sul TikTok e in milioni si stanno preparando.
Il timore e la paura, o la speranza per alcuni, della fine del mondo, fanno parte della cultura occidentale fin dal Medioevo. Basta pensare all’attesa dell’anno mille o alle profezie dei movimenti eretici che si collegano proprio all’idea di una catastrofe finale. Ma queste idee non sono scomparse nel mondo contemporanea.
Al contrario di tanto in tanto appaiono e si diffondono rapidamente mediante i social in tutto il mondo. Proprio l’uso dei strumenti più tipici e sviluppati dell’età contemporanea, fa riemergere idee che sembrano relegate al passato. L’ultimo esempio di questo paradosso lo dà TikTok e l’allarme lanciato da milioni di persone sulla fine del mondo per il prossimo 8 aprile.
In quella data è prevista un eclisse solare totale, cioè la frapposizione della luna tra il sole e la terra, con l’ombra del nostro satellite che per qualche minuto oscurerà il disco solare. Un fatto del tutto naturale che tuttavia secondo alcuni creator coinciderà con la fine del mondo. La prova che l’eclissi interesserà tra le 6 e le 8 città che si chiamano Ninive negli Usa e in Canada.
Ninive è il nome della località dove secondo la Bibbia si manifestò un eclisse di sole in coincidenza con la presenza del profeta Giona. In realtà il fenomeno astronomico dell’8 aprile interesserà solo un paio di cittadine chiamate Ninive e sarà visibile completamente solo in una stretta striscia diagonale nell’America settentrionale dal Canada al Messico.
Studiosi della Bibbia, proprio sui social, hanno smentito questa profezia, ma al di là degli aspetti religiosi, l’ossessione sembra concentrarsi sulla probabilità che i sistemi elettrici ed informatici vadano in tilt con l’eclissi. Un crollo di tutti i servizi connessi in rete che getterebbe il mondo nel caos. Da qui gli appelli a fare scorte, a comprare viveri e sistemi di sopravvivenza. Insomma come avvenne per il 31 dicembre 1999, c’è la paura che tutto il sistema basato su strumenti elettronici possa crollare.
Nulla lascia immaginare che questo sia possibile in quella data e che sia connesso all’eclissi. In realtà, già ora migliaia di persone stanno prenotando le loro vacanze proprio nelle località interessate dal fenomeno astronomico e questo in effetti pare abbia creato dei black out nelle linee elettriche per l’afflusso di turisti in posti che solitamente non hanno molti visitatori. Forse dietro questi timori c’è solo la speranza di vendere torce e kit di sopravvivenza, non resta che attendere l’8 aprile.
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