Sta arrivando una pesante multa per tantissimi italiani e a mandarla è direttamente l’AGCOM che ha deciso di punire chi infrange la legge.
C’è da dire che da quando il campionato di Serie A, e anche le più importanti competizioni di calcio europee, sono passati dal monopolio di Sky allo “spezzatino televisivo“, la situazione si è a dir poco ingarbugliata. Non tutti hanno la possibilità di potersi permettere un abbonamento a piattaforme come DAZN che chiedono in un mese delle cifre astronomiche, più che altro se si considera che vanno aggiunte a quelle di Prime Video e Sky stesso.
Già perché per usufruire della visione di una partita di calcio di Serie A, bisogna calcolare che potrebbe essere in esclusiva su DAZN o forse anche su Sky, e per la Champions non è differente, dal momento che qualche match viene trasmesso su Sky, altri su Prime Video (il servizio streaming di Amazon) e altri ancora in chiaro sul digitale terrestre.
Insomma una fatica sia economica, dal momento che servono almeno tre abbonamenti (tutti a pagamento, peraltro), sia mentale, dato che sembra quasi di dover fare i conti con equazioni degne della teoria della relatività di Einstein per capire come muoversi. E poi naturalmente c’è chi tutti questi conti non se li fa.
Streaming illegale: ecco che arriva la stangata
Molti decidono che economicamente e logisticamente non hanno voglia di complicarsi la vita, e scelgono la via più breve per usufruire del servizio di streaming televisivo delle partite di calcio (o degli eventi sportivi in generale): lo streaming illegale. Tramite le cosiddette IPTV, o anche tramite app illegali scaricate tanto dal PlayStore quanto da AppStore. Ma l’AGCOM ha deciso di intervenire con sanzioni molto pesanti.
A decretare la stangata, il Commissario AGCOM Massimiliano Capitanio, che ha annunciato sui social l’intenzione di comminare multe dai 150 ai 5000 euro a chiunque abbia usufruito di materiale streaming illegale. “Purtroppo una tappa necessaria, anche se probabilmente impopolare, sarà quella di multare gli utenti del pezzotto, gli utenti delle applicazioni facilmente scaricabili. Forse non è ancora chiaro: a breve arriveranno sanzioni da 150 a 5000 euro“.
Non poteva essere più chiaro di così Massimiliano Capitanio, che da sempre con AGCOM è alla ricerca di un sistema efficace per contrastare lo streaming illegale, e che al momento non ha trovato altra soluzione che emettere delle sanzioni molto pesanti.