Con i costi delle bollette che impennano, dovete conoscere subito questa sentenza che vi dà diritto a non pagarle: ecco i dettagli.
Dal punto di vista economico, questo è uno dei periodi più complicati in assoluto del passato recente. L’inflazione continua a salire, con un conseguente aumento dei costi delle bollette. Che per molte famiglie stanno diventando insostenibili. E nulla possono i bonus e i sussidi lanciati dal Governo, ci sono casi in cui non c’è nulla da fare.
Ecco però che potreste considerare “vie alternative” per poter godere di un risparmio altissimo. Se non ad un annullamento totale di tutte le imposte che dovete ancora versare nelle casse dello Stato. Stando a quanto emerso, infatti, c’è una sentenza che vi dà diritto di non pagare nulla. Ecco come funziona e cosa bisogna fare per accedere subito a questo vantaggio enorme.
La sentenza che non vi fa pagare le bollette: tutti i dettagli
Si tratta di un’importante sentenza di cui non si è ancora parlato abbastanza. Ma che dovreste considerare subito per fare in modo di non pagare più le bollette. C’è un caso in particolare che potrebbe infatti giocare a vostro favore, ecco perché dovreste informarvi oggi stesso. Così le imposte troppo elevate non graveranno più sul vostro portafogli.
In particolare, si è reso protagonista di questa sentenza il tribunale di Santa Maria Capua Vedere. Che, giudicando sull’appello proposto da un comune, ha confermato la decisione di prime cure. Dunque sottolineando la presenza della prescrizione biennale del diritto a percepire i consumi idrici degli anni antecedenti al 2020.
È stato il giudice di pace di Piedimonte Matese ad accogliere l’istanza attore, nel corso della quale ha dichiarato prescritto il diritto del Comune di Pratella al conseguimento della pretesa patrimoniale come richiesta con le fatture del 2020 e non dovuto il relativo importo.
Questo vuol dire che, per ciò che riguarda il settore idrico, il legislatore ha confermato ai gestori idrici due anni di tempo per adeguarsi a questa novità. Con la possibilità di accedere alla prescrizione e dunque di non dover più pagare nulla. È stato poi ribadito il carattere vincolante della disciplina contenuta nella norma primaria sulla prescrizione biennale.
Oltre al contenuto percettivo per gli operatori di tale disciplina primaria. Questa norma, che ha ridotto il termine di prescrizione, è entrata in vigore il 1° gennaio 2018. Ecco che, già da questa data, i gestori hanno acquisito conoscenza del nuovo termine di prescrizione e dovrebbero adottare comportamenti volti a recuperare i crediti pregressi pendenti.