La Legge 104 è un pilastro del welfare italiano con diverse tutele per le persone in grande sofferenza. Ma molti non sanno di averne diritto.
La Legge 104 rappresenta uno dei principali strumenti di tutela per le persone con disabilità in Italia, offrendo una serie di benefici e agevolazioni per chi è affetto da patologie gravi o ha un’invalidità riconosciuta. Un vero e proprio pilastro del welfare italiano, che corre in soccorso di chi è affetto da disabilità o da patologie gravi. Un argomento complesso che, infatti, spesso sfugge: tanti ne avrebbero diritto, ma non lo sanno!
La Legge 104 del 1992 garantisce supporto non solo ai diretti interessati, ma anche ai loro familiari, permettendo una migliore gestione delle necessità legate alla condizione di salute. La Legge 104 si rivolge principalmente alle persone con disabilità grave, ma può essere estesa anche ai familiari che si occupano dell’assistenza. Per accedere ai benefici previsti, è necessario che l’invalidità sia certificata da una commissione medica dell’ASL.
Tra le agevolazioni previste vi sono permessi retribuiti per i lavoratori disabili o per i familiari che li assistono, congedi straordinari, e la possibilità di richiedere un part-time agevolato. Inoltre, la legge offre vantaggi fiscali, come detrazioni per spese mediche e agevolazioni per l’acquisto di ausili e dispositivi medici. Non tutte le patologie danno diritto automaticamente ai benefici della Legge 104.
Sappiamo bene che nel novero delle patologie che rientrano nella possibilità di ottenere i benefici di cui alla Legge 104 del 1992 vi sono le malattie neurologiche (come sclerosi multipla o Parkinson), disabilità motorie (come la paraplegia), patologie cardiovascolari, malattie oncologiche, patologie genetiche (come la Sindrome di Down) e molte altre.
Ma vi sono altre condizioni che prevedono di poter accedere ai benefici. Ma quasi nessuno lo sa. Per esempio, le patologie dell’apparato uditivo: ovviamente molto varia a seconda della funzionalità e della percezione uditiva. Rientrano anche le patologie dell’apparato respiratorio come l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, la fibrosi cistica, la tubercolosi.
Le patologie gastrointestinali, come la malattia di Crohn, la colite ulcerosa, la celiachia, l’epatite, la cirrosi e quelle dell’apparato urinario come l’insufficienza renale cronica. Le malattie infettive, come l’AIDS, l’epatite virale, la tubercolosi, la malaria danno luogo a invalidità dal 21% al 100% in base alla gravità.
Ovviamente, come dicevamo, tutto sarà valutato da una commissione medica incaricata dall’INPS. Il nostro consiglio è quello di consultare il vostro medico in modo tale da avere disponibile tutta la documentazione necessaria per presentare la domanda.
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