Internet inizia a erodersi, lo strano fenomeno al contrario racconta l’accelerazione della tecnologia e della sua consequenziale distruzione.
In questi anni l’espansione tecnologica ha corso a ritmi insostenibili. Ogni anno uno smartphone con caratteristiche più ambiziose del precedente viene lanciato sul mercato. In 3 anni un dispositivo tecnologico diventa già obsoleto.
Dal telefono cellulare, in qualche anno, potremmo passare direttamente ai visori, o per vederla in modo ancora più futuristico, ai chip sotto pelle, come già sta facendo Neuralink con le persone paraplegiche: i nuovi studi su un chip capace di installarsi nel cervello hanno permesso di far sì che persone con gli arti completamente impossibilitati al movimento riescano a interagire in tutto e per tutto con i computer, ridonando letteralmente una seconda vita a queste persone.
Progressi così all’avanguardia segnano un’accelerazione notevole che dimostra quanto sia diventato mutevole il mondo del digitale. Se fino a qualche anno fa internet sembrava la piattaforma cardine dell’espansione digitale, ad oggi le cose non stanno più così. Internet si sta erodendo, lo raccontano i data analyst e gli esperti del settore. Un’erosione che non si sarebbe mai potuta prevedere, anzi, si prevedevano tendenze contrarie.
Le nuove tendenze del web: l’erosione di internet potrebbe essere il segnale di una nuova era
Ma cos’è che ha provocato ciò? Vediamo di spiegare in poche parole che cosa sta succedendo al web e quali sono le nuove tendenze. Il 25% dei siti attivi tra il 2013 e il 2023 è scomparso o non è più accessibile, secondo un’analisi del Pew Research Center.
Il 54% delle pagine di Wikipedia contengono link non funzionanti, che quindi rimandano a pagine o inesistenti o che sono state letteralmente cancellate. La stessa sorte vale anche per i contenuti dei social network. I dati mostrano che circa il 20% dei tweet scompare entro pochi mesi dalla pubblicazione, con oltre il 40% dei tweet in turco o arabo che non è più visibile entro tre mesi.
L’erosione digitale rappresenta però una vera e propria minaccia per la conservazione della conoscenza, e sta mettendo in allarme tutti coloro che invece pensavano che Internet fosse il luogo del per sempre, come ci avevano fatto credere tempo fa.
Il 38% di pagine web in 10 anni è scomparso, e anche nello stesso 2023, l’8% di pagine create è stato eliminato entro la fine dell’anno stesso. Con queste nuove tendenze ci si chiede quale potrebbe essere un nuovo modo di archiviazione, considerando che internet non si è rivelato così affidabile come sembrava un tempo.