L’Intelligenza Artificiale è stata in grado di mostrarci una versione sbalorditiva di uno degli stadi più famosi del mondo.: il pubblico si divide.
Quando si parla di calcio, ma in realtà di sport di massa in generale, si è consapevoli che gli stadi più famosi del mondo si trasformano in vere e proprie cattedrali dello sport, con migliaia di “fedeli” che ogni settimana vi si recano per mostrare la propria fede (calcistica e non).
Proprio da questo pensiero dev’essere scaturita l’associazione d’idee che ha portato qualcuno a utilizzare l’intelligenza artificiale per creare un connubio incredibile tra arte e sport. Lo scenario virtuale di questa inaspettata combinazione è una delle città più famose al mondo, legata a doppio filo sia alla passione per il calcio ben giocato sia al nome di uno dei più grandi architetti del secolo scorso.
La città ovviamente è Barcellona e lo stadio è il Camp Nou che, oltre a essere uno degli stadi più importanti di Spagna, ospita al proprio interno anche un museo della storia del Futbol Club Barcelona.L’artista invece è Antoni Gaudì, il visionario architetto che cambiò per sempre il volto della città catalana progettando alcuni dei più iconici e sorprendenti complessi architettonici del mondo come Casa Battlò, la Pedrera (o casa Milà), il Parc Guell e, ovviamente, la Cattedrale della Sagrada Familia (oggi ancora in costruzione ma in via di completamento).
Lo Stadio del Barcellona secondo l’IA
Antoni Gaudì divenne famoso per la sua capacità di creare e inserire nelle sue architetture forme organiche e sinuose, profondamente ispirate al mondo naturale. Per fare solo qualche esempio, la Casa Milà, conosciuta come La Pedrera, ha acquisito questo nome perché la sua facciata di pietra ondulata ricorda la superficie di una scoglierae le intricate inferriate dei suoi balconi ricordano alghe e incrostazioni di licheni che si formano sulle scogliere in virtù della vicinanza al mare.
Ispirandosi all’arte di Atoni Gaudì, il profilo Instagram barcelonasecreta ha utilizzato l’IA per ricreare gli ambienti interni ed esterni del Camp Nou come se fossero stati progettati da Antoni Gaudì.
I risultati sono assolutamente incredibili: ampie vetrate colorate diffondono negli spogliatoi una luce vibrante e anche il corridoio percorso dai calciatori per arrivare al campo sembra il percorso per giungere in un mondo fatato.
La copertura esterna dello stadio è invece stata immaginata simile alle volte della Sagrada Familia, tornando ancora una volta al concetto di stadio come tempio dello sport. Inutile dire che molti tifosi che hanno commentato le fotografie sono rimasti entusiasti ma molti, ovviamente, preferiscono lo stadio esattamente com’è.