E’ di qualche giorno fa la notizia che Apple sarebbe al lavoro per realizzare un MacBook con doppio processore. Per la precisione, un Intel per le funzioni più importanti e un AMR per comandi che richiedono poca potenza. E’ in questo modo che, dunque, TimCook vede il portatile del futuro. L’addio ad Intel non è certo solo una questione di prestazioni. Al contrario, Cupertino sembrerebbe lavorare in tal senso per una questione di risparmio. Infatti, una CPU ARM costa decisamente meno. Secondo alcune indiscrezioni trapelate in rete, sarebbe già pronto un prototipo, denominato con codice T310.
Ad onor del vero, già l’ultimo modello del notebook di Cupertino monta un chip ARM. In questo caso, il compito del sistema è la semplice gestione della Touch Bar.
Tuttavia, per i prossimi modelli, si pensa ad un coprocessore ARM di nuova concezione. L’obiettivo è quello di ottimizzare le prestazioni del dispositivo, in modalità a basso consumo.
In sostanza, i Pro del futuro potranno scaricare mail e aggiornamenti, oppure sincronizzare il calendario, anche con schermo chiuso e non in uso. Anche attualmente esiste questa funzionalità, che però lavora con Intel. E dunque con un consumo energetico superiore.
Per quanto riguarda la CPU centrale, invece, Intel non ha rivali. E Tim Cook non può permettersi certo di cambiare.
Nel frattempo, con il prossimo aggiornamento di macOS Sierra, è in arrivo la funzione Night Shift. Purtroppo non per tutti i dispositivi.
Si tratta di una funzione che consentirà di ridurre la quantità di luce blu emessa dallo schermo, in modo automatico.
I Mac che riceveranno l’aggiornamento saranno solo i dispositivi prodotti a partire dalla metà del 2012. La notizia ha fatto storcere il naso a più di qualche fan del PC con la mela morsicata. Soprattutto in considerazione del fatto che non vi siano limiti hardware per il funzionamento di Night Shift.
Sono infatti stati effettuati diversi test che confermerebbero il funzionamento del sistema anche su monitor DELL applicati all’Air. Non sarebbe pertanto un’opzione esclusiva dei prodotti Apple.
Esistono tuttavia delle alternative, come ad esempio F.Lux, già utilizzata da parecchio tempo dagli utenti e decisamente apprezzata. Non è noto, al momento, se Apple voglia bloccare l’utilizzo di Night Shift a terze parti.
Attesa, ora, per i MacBook del 2017. Un segmento che Tim Cook ha dichiarato di non voler abbandonare, ma per il quale gli utenti non si aspettano troppe novità.
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