Di qualche giorno fa la notizia che il fondatore di Facebook era stato hackerato perché usava una password troppo semplice. Una recentissima foto ritrae Mark Zuckerberg vicino al suo PC sul quale si notano pezzi di scotch a coprire videocamera e microfono del dispositivo. Quella della privacy sembrerebbe essere diventata una vera ossessione per l’informatico statunitense, ma la sua paura di essere spiato ha del paradossale, considerata la possibilità da parte sua di accedere ai dati di milioni di utenti.
Nel frattempo, mentre l’imprenditore americano lotta contro il pericolo di essere spiato, il social network blu introduce le foto a 360°. Grazie all’icona a forma di bussola, sarà presto possibile scattare direttamente tramite l’applicazione del social delle immagini panoramiche a 360°. O meglio, basta fotografare un paesaggio tramite una app installata sul telefono che consente una visuale panoramica, e poi Facebook si occuperà del resto, dando all’immagine le giuste proporzioni. In merito, Mark Zuckerberg ha dichiarato che: “Stiamo svelando in tutto il mondo le foto a 360 gradi su Facebook. Queste sono simili ai video a 360°, è possibile inclinare il telefono e sentirsi come se si fossi realmente lì. È inoltre possibile controllare fuori con la realtà virtuale per un’esperienza totalmente coinvolgente”. Forse complice il periodo delle vacanze estive, il social network sta puntando moltissimo sull’innovazione per la condivisione di video e foto e la dimostrazione più lampante è la nuova possibilità di pubblicare in diretta. L’imprenditore americano segue quindi il trend del mercato, assolutamente incentrato, tecnologicamente parlando, sulla realtà virtuale, soprattutto grazie ai nuovi visori messi in commercio dai diversi produttori.
Tornando alla privacy, il gruppo che aveva rivendicato l’attacco ai profili di Mark Zuckerberg è stato sospeso da Twitter. I “ladri di credenziali” avevano comunicato “di persona” quanto accaduto scrivendo direttamente un cinguettio sul profilo del giovane imprenditore statunitense, il quale sul momento aveva smentito l’accaduto. OurMine Team, questo il nome del gruppo hacker, voleva solo eseguire dei controlli sulla sicurezza. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto veramente, fatto sta, che nell’ultima foto pubblicata dal padre di Facebook, si sono palesemente notati dei pezzi di nastro adesivo a coprire videocamera e microfono del pc dello stesso imprenditore, molto probabilmente spaventato dai continui attacchi ai suoi profili. A livello mediatico, l’impatto della questione ha fatto crescere i dubbi degli utenti anche sulla propria privacy: se ne ha paura colui che controlla quella di milioni di persone, cosa può succedere?
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