In casa Microsoft esisteva il cosiddetto “carrello della morte”. Tutti i dettagli sul retroscena riguardante nello specifico Windows 11
Microsoft è da decenni una delle aziende più rinomate in assoluto per ciò che riguarda il settore dell’informatica. Un successo ottenuto e che ancora oggi è basato su Windows, il suo sistema operativo che fa concorrenza a macOS come il migliore in assoluto in termini di prestazioni e programmi offerti. E i numeri danno ancora una volta ragione all’azienda di Bill Gates, con milioni di utenti che lo sfruttano ogni giorno.
Di tanto in tanto, emergono interessanti retroscena riguardanti l’universo Windows. Uno in particolare, di cui si è parlato in una recente intervista a cui ha partecipato un dipendente di Microsoft. Stando a quanto emerso, negli uffici del colosso tech esisteva un cosiddetto “carrello della morte”. E la notizia sta continuando a far parlare, è semplicemente pazzesca. Ecco cosa c’è da sapere e tutti i dettagli su questa notizia inquietante.
Avete mai sentito parlare del “carrello della morte”? Si tratta di un retroscena riguardante Microsoft e più nello specifico il suo sistema operativo Windows, che oggi è giunto alla versione 11. A parlarne è stato Raymond Chen, uno sviluppatore di Windows che alle sue spalle ha ben 30 anni di esperienza da Microsoft. Intervistato da Dave’s Garage su YouTube, ha parlato proprio di questo inquietante aspetto dando alcuni dettagli interessanti.
In parole povere, il carrello della morte altro non è che un carrello da ufficio modificato e pieno di dispositivi USB. Tra cui tre mouse, quattro tastiere, stampanti, unità di memoria e un supporto completo. E la configurazione vantava anche hub multipli con collegamenti a cascata fino a 3 livelli per ospitare un massimo di 64 dispositivi. Ai tempi di Windows 98, fu la sempre più popolare ondata di dispositivi USB a spingere gli sviluppatori ad aumentare gli sforzi per poter integrare il supporto nelle build di Windows.
Il che portò proprio al carrello USB della morte, che era stato pensato per poter semplificare la connessione e l’alimentazione di dispositivi su un unico bus. Andando ad abbandonare i classici connettori per stampanti, tastiere, mouse e altri device. Il problema è che questo carrello è diventato nel tempo una sorta di minaccia negli uffici Microsoft, poiché mandava in tilt l’intera infrastruttura USB con problemi continui. Ad oggi può essere considerata come una sorta di reliquia dove poter rivivere alcune delle sfide che sono state affrontate dall’azienda americana.
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