Microsoft potrebbe ricevere a breve delle pesanti sanzioni. L’azienda si trova a gestire una situazione molto complicata: il motivo.
L’aria tra le autorità europee e le grandi industrie digitali e tecnologiche si è fatta più pesante di recente. Questa volta è Microsofta finire nel centro del mirino, con la società che potrebbe ricevere e breve delle grosse sanzioni.
Già Facebook e Instagram sono finite al centro di indagini, ma per questioni inerenti alla protezione dei minori e alla disinformazione, per Microsoft però si parla d’altro. Il tema che tocca l’azienda riguarda i rischi associati all’Intelligenza Artificiale generativa ed in particolare le funzionalità di Bing come Copilot e Image Creator By Designer.
La società americana sarebbe stata protagonista di presunte violazioni al Digital Services Act (DSA). Queste si collegherebbero proprio all’uso dell’IA generativa presente nei diversi motori di ricerca e in particolare in Bing.
La Commissione Europea ha inviato a Microsoft una richiesta di informazioni lo scorso 14 marzo. Al suo interno ha indicato al colosso americano di evidenziare in maniera chiara tutte le informazioni sui possibili pericoli derivanti dalle opzioni dell’IA appartenenti a Bing. Nel documento rientrerebbero ad esempio la diffusione del deepfake, i rischi di allucinazione e la manipolazione dei servizi in maniera automatizzata.
il gruppo ora ha tempo fino al 27 maggio per fornire le informazione dettagliate alla Commissione Europea. Nel caso in cui non dovesse per qualsiasi motivo rispondere entro la data stabilita, potrebbe ricevere delle sanzioni. Queste ammonterebbero anche fino all’1% del fatturato, oltre a multe periodiche di un altro 5% del fatturato annuo. La Commissione potrebbe anche aprire un procedimento formale.
In prossimità dell’elezioni europee in programma il 7 e l’8 giugno, l’attenzione per evitare qualsiasi atto manipolatorio, non solo tramite l’IA, crescere di ora in ora. Bing deve procedere a valutare il rischio e mettere in campo delle misure di sicurezza necessarie per ridurre il rischio il massimo possibile.
L’azione della Commissione evidenzia la ferma posizione presa nello strutturare un impianto che vada a regolare le piattaforme digitali e la protezione della privacy e della sicurezza. La veloce diffusione dell’Intelligenza Artificiale non ha sorpreso nessuno ed era scontato che i colossi tech, tra cui Microsoft, finissero maggiormente sotto la lente di ingrandimento.
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