Nasconde nel reggiseno 350 videogiochi: appassionata bloccata alla frontiera

Il contrabbando non conosce confini a quanto pare. Lo hanno scoperto le autorità di frontiera perquisendo una donna carica di videogiochi.

Verrebbe da essere orgogliosi di quello che questa donna è riuscita a inventarsi per passare la dogana con un reggiseno carico di videogiochi. Ma è chiaro che non si tratta di una qualche trovata pubblicitaria ma di un molto più semplice caso di contrabbando.

donna fermata per possesso di videogiochi
Donna pizzicata alla dogana con i videogiochi nel reggiseno (foto hk01) – computer-idea.it

Ad accorgersi che qualcosa non andava sono stati proprio gli agenti che l’hanno sottoposta a perquisizione e hanno fatto questa stranissima scoperta. Che cosa sarebbe successo se la donna fosse effettivamente riuscita a decollare dall’aeroporto con il suo reggiseno così stranamente imbottito?

Quello del contrabbando di videogiochi, e in generale di oggetti tecnologici, è un problema globale che però si ritrova più spesso presso alcuni aeroporti piuttosto che in altri. È il caso di questa storia che ha come protagonista una donna che cercava di salire su un aereo in Cina.

Fermata alla dogana, €9000 di videogiochi come push-up

A quanto pare le sue capacità di mantenere la calma con 350 cartucce di giochi per Nintendo Switch non erano state affinate a sufficienza. Come riportato infatti anche dai colleghi di Kotaku, è stato proprio il comportamento un po’ strano di questa donna a fare insospettire gli agenti della dogana cinese.

fermata con 9000 euro di giochi addosso
Contrabbando con stile in questo aeroporto cinse (foto hk01) – computer-idea.it

La passeggera, che voleva lasciare Hong Kong, si comportava in maniera nervosa e soprattutto dimostrava di avere un busto dalla conformazione molto particolare. A un esame più attento è emerso che nel reggiseno, sparpagliati qua e là, c’erano circa 350 cartucce di videogiochi vari per Nintendo Switch. Le cartucce hanno un valore complessivo di 70.000 yuan ovvero circa €9000.

Ma viene da chiedersi perché sia stato tentato il colpaccio del reggiseno innanzitutto. Tra le molte cose che non si possono spostare da una parte all’altra del confine cinese non ci sono infatti ancora i videogiochi. È però possibile che il tentativo di superare la dogana in questa maniera così rocambolesca sia stato dettato dalla volontà di provare a eludere le tasse di importazione sui beni.

Questa storia ha ovviamente scatenato reazioni di ogni tipo online. Sia tra chi il reggiseno lo indossa e si domanda come abbia resistito con tutta quella plastica addosso e anche tra chi si dichiara pratico di questi capi di abbigliamento. Interessanti poi sono alcuni commenti di chi dice che la donna è stata notata solo perché il controllo è avvenuto in Cina.

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