Le tre principali piattaforme per lo streaming hanno cercato di accaparrarsi i diritti per la produzione di una famosa serie TV.
Per Netflix sono finiti ormai già da un po’ i tempi in cui era il leader indiscusso del settore dello streaming. C’è stato un periodo, negli anni 2010, in cui l’azienda della grande N ospitava i prodotti più innovativi del mondo delle serie televisive e aveva un catalogo che avrebbe fatto invidia a qualsiasi canale televisivo. Il suo esperimento vincente, però, fu ben presto imitato da un gran numero di concorrenti e oggi si trova spesso a competere con le sue rivali per accaparrarsi i diritti delle nuove serie televisive.
Negli anni sono nati centinaia di nuovi servizi di streaming e alcuni sono arrivati a dare seriamente del filo da torcere a Netflix. Il primo a farlo è stato sicuramente Prime Video, che dal 2016 continua a produrre contenuti di grande rilievo. È nel 2019, però, che per Netflix iniziano i veri guai. In quell’anno Disney annuncia la sua volontà di dare vita a Disney+, un servizio che in pochi mesi ha attirato un gran numero di spettatori e di produzioni. Recentemente, una storica serie TV è approdata proprio sulla piattaforma di Disney, ma sembra che prima sia stata a lungo contesa anche dagli altri due servizi
La notizia, in realtà, non sorprende più di tanto. La serie TV contesa tra Netflix, Prime Video e Disney+ è una delle produzioni più longeve al mondo, un velo pilastro della cultura popolare. Quest’anno festeggerà il suo sessantesimo anno d’età e la produzione ha cercato a lungo una piattaforma che potesse ospitarla, optando infine per Disney+. Stiamo parlando di “Doctor Who“, l’iconica serie televisiva britannica con ben 26 stagioni all’attivo.
Doctor Who è stato ovunque: dalla fine dei tempi alla Londra shakespeariana, fino ai mitici anni ’90, solo per citarne alcuni. Con i prossimi speciali che vedranno protagonista il Quattordicesimo Dottore David Tennant, lo show di fantascienza arriverà anche su Disney+.
In un’intervista esclusiva con Russell T Davies, lo showrunner della serie, è emerso che non solo Disney+ era interessata a produrre i nuovi episodi, ma anche Netflix e Amazon Prime Video avevano manifestato il loro interesse. “Avrebbe potuto essere Netflix, avrebbe potuto essere Amazon. Avrebbe potuto essere chiunque”, ha rivelato Davies. “Il nostro compito era contattare ogni singola piattaforma di streaming nel mondo. Tutte erano molto interessate”.
La rivelazione ha suscitato grande curiosità tra i fan di Doctor Who e gli appassionati di serie TV in generale. Netflix, Amazon Prime Video e Disney+ sono tre delle principali piattaforme di streaming al mondo e accaparrarsi i diritti di un prodotto del genere è una mossa che garantisce indubbiamente guadagni interessanti. È però anche una grande responsabilità, visto che la serie ha una base di fan molto fedele e appassionata, che ha seguito le avventure del Dottore per decenni.
Il primo dei tre speciali del 60º anniversario di Doctor Who sarà pubblicato il 25 novembre sulla BBC nel Regno Unito e in Irlanda e su Disney+ nel resto del mondo.
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