Il messaggio dall’esito drammatico. Libretto postale svuotato e truffa che ancora una volta colpisce i cittadini italiani.
Non si arresta il fenomeno che da molti anni ormai spesso è capace di tramutarsi in evento drammatico per migliaia e migliaia di cittadini italiani. Tutto avviene, come sempre, attraverso il web, condizione necessaria per portare avanti specifiche logiche che, considerati i tempi, prevedono necessariamente la presenza di una connessione h24, quello che di fatto rappresenta una concreta consuetudine, attraverso i più comuni dispositivi mobili utilizzati da milioni e milioni di persone.
In linea di massima, il contatto tra malintenzionato e utente avviene quasi sempre, ed è avvenuto in passato attraverso specifici approcci. Le linee guida, se cosi possono essere definite sono generalmente due. Un contenuto veicolato attraverso mail, sms o messaggio social che prefigura la vincita di un premio o l’acquisizione di un vantaggio, oppure un testo che metta in guardia da un possibile rischio, generalmente di natura finanziaria, legato cioè alla gestione di conto corrente, carta di credito, carta prepagato o anche libretto postale.
A quel punto, in un modo o nell’altro, lo stesse utente stesso viene messo, in un certo senso spalle al muro, costretto a decidere, prendere una posizione nel minor tempo possibile. Il contenuto poi suggerisce un link al quale accedere per fornire tutte le informazioni richieste e quel punto la truffa può dirsi fatta.
Negli ultimi giorni è tornata in modo abbastanza prepotente una specifica campagna di smishing, particolare di attacco caratterizzato da messaggi web che pone al centro dell’attenzione dell’utente la presunta impossibilità per quel che riguarda la consegna di un pacco destinato proprio alla potenziale vittima. Ovviamente, nel dubbio, lo stesso utente contattato potrebbe immaginare vera la cosa, magari proprio per il fatto di dover ricevere in quei giorni una particolare consegna, pratica molto diffusa oggi.
La firma falsa del messaggio truffaldino veicolato è di Poste Italiane, ovviamente, anch’essa vittima indirettamente del raggiro, almeno per quel che riguarda il potenziale danno d’immagine. L’onnipresente link, con il form al quale accedere per inserire i propri dati personali e procedere al nuovo invio del presunto pacco, questo è quanto richiesto agli utenti.
Inoltre, alle potenziali vittime viene richiesto un contributo, per il servizio, di 0,98 euro e di conseguenza, alle stesse sarà richiesti di inserire le credenziali di uno specifico prodotto finanziario. Morale della favola, completate le operazioni citate, i malintenzionati avranno la possibilità di svuotare letteralmente il conto corrente selezionato, la carta di credito o la carta prepagata del caso. Massima attenzione, dunque, accertarsi sempre dell’effettiva autenticità di certi messaggi e soprattutto della loro credibilità.
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