L’Intelligenza Artificiale sta facendo enormi progressi ma se utilizzata male potrà ledere i diritti umani.
Ogni giorno leggiamo notizia circa gli avanzamenti dell’ultima tecnologia, l’AI, che però sta presentando anche molte criticità. Già all’arrivo di ChatGPT molti esperti avevano ipotizzato che l’innovazione del momento avrebbe potuto rivoluzionare anche il mercato del lavoro, e la direzione sembra proprio quella. Basti pensare a Elon Musk che ha già inserito i robot umanoidi nelle sue fabbriche e che ha annunciato la vendita di questa “macchine” su larga scala già dal prossimo dicembre.
Si teme dunque che robot e software intelligenti andranno molto presto a sostituire le persone nei più svariati impieghi, con tutto il disagio sociale conseguente che possiamo facilmente immaginare. Ma non è tutto perché arriva una notizia che conferma il peggiore dei scenari: presto le AI potrebbero comandare completamente le vite delle persone.
La tecnologia ha trasformato il mondo e sta continuando a farlo; ha regalato comodità, crescita, guadagni, ma anche diseguaglianze, e adesso sembra che l’Intelligenza Artificiale – se utilizzata male – andrà a ledere i diritti delle persone. La notizia che fa tremare le varie organizzazioni per i diritti umani arriva dall’Argentina.
Il presidente del Paese, Javier Milei, ha deciso di utilizzare l’Intelligenza Artificiale nel comparto sicurezza, ma in una modalità che spaventa e che riporta a realtà distopiche ipotizzate in film e romanzi. Milei ha attivato una speciale Unità IA con cui analizzerà i dati storici per prevedere i crimini futuri; inoltre sta implementando la tecnologia del riconoscimento facciale per identificare i criminali ricercati.
Apparentemente potrebbe sembrare una buona idea, ma le organizzazioni per i diritti umani hanno manifestato tutta la loro preoccupazione. Una società completamente sotto controllo lede senza dubbio la libertà delle persone che, sapendo di essere costantemente ascoltate e osservate, limitano l’espressione delle proprie opinioni, sia nella vita quotidiana che, ad esempio, sui social. Non dimentichiamoci poi dei dubbi – già presenti – circa la poca sicurezza su tutti i dati analizzati e memorizzati, che potrebbero essere rubati o violati, innescando ulteriori problemi.
C’è ampia preoccupazione, dunque, sulla direzione che sta prendendo l’utilizzo dell’IA; persino i mercati stanno facendo un passo indietro, perché questa tecnologia non sembra avere un gran ritorno economico, almeno per il momento, e appunto apre scenari molto preoccupanti per quanto riguarda la società che potrebbe nascere con un abuso di questa tecnologia.
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