NVIDIA dà la mazzata definitiva al mercato presentando il chip più potente mai creato: le caratteristiche di GB200 sono da urlo.
In questi ultimi anni NVIDIA ha consolidato notevolmente la propria posizione di leader del mercato tecnologico. L’azienda è divenuta nota per la produzione delle GPU, ovvero le schede grafiche per PC, ed ha visto moltiplicarsi i profitti a partire dal 2020, anno della pandemia in cui proprio le GPU sono state acquistate a livelli oltre ogni aspettativa per via della possibilità di minare bitcoin.
Il ruolo di leader nella produzione di GPU e dunque nel mercato gaming è uno degli aspetti del successo di NVIDIA che nel 2023 è stata l’azienda tech con il maggior aumento di profitto al mondo. Il merito è da attribuire anche al passo deciso fatto dalla compagnia verso il mondo delle AI e dunque dei chip e dei processori capaci di gestirle.
Proprio lo scorso anno l’azienda ha presentato al mercato H100, il chip super potente in grado di gestire diversi Petaflops di potenza che fino ad oggi è stato considerato il più potente sul mercato e la base per il futuro del mondo dell’informatica. NVIDIA però ha superato se stessa ed ha creato un chip ancora più potente: GB200.
NVIDIA ha conquistato il mercato grazie a GB200?
Stiamo parlando di mostro di potenza (30 volte più performante del già impressionante H100), in grado di racchiudere 208 miliardi di transistor all’interno di un singolo chip, GB200 è in grado di generare fino a 20 petaflops. Stiamo parlando di numeri giganteschi, per avere un metro di paragone si tratta della stessa potenza che raggiungerebbero 18 milioni di laptop di fascia alta se messi insieme.
Appare chiaro che una simile potenza di calcolo non è necessaria ad una singola persona e nemmeno ai lavoratori di qualsiasi campo informatico. I Chip super potenti creati da NVIDIA sono pensati per poter gestire una o più AI e dunque una mole di dati e di calcoli gigantesca. Appare chiaro che il mercato stia andando nella direzione delle AI e avere il chip più potente sul mercato è chiaramente un vantaggio di non poco conto.
Va chiarito inoltre che il passaggio da H100 a B200 non è favorevole esclusivamente per la potenza di calcolo in più, ma anche perché – stando almeno ai report della compagnia produttrice – questi nuovi chip saranno permetteranno di gestire più lavoro e consumare meno energia. Ci troviamo dunque ad un miglioramento prestazionale accompagnato da un calo dei costi, del lavoro e della spesa energetica.
Contestualmente il gigante tech ha anche presentato Blackwell GB 200, ovvero un sistema in grado di fare comunicare la GPU B200 con la CPU Grace in un sistema unico. Grazie a questa architettura si può disporre di una belva computazionale da 30 Petaflops, ma anche miglioramenti ulteriori dal punto di vista della funzionalità e del risparmio energetico.
Se ciò non bastasse, NVIDIA ha anche pensato di creare il trasformer engine, ovvero una specie di rete neurale in grado di fare comunicare più GPU nel minor spazio possibile. Tale sistema consente di fare operare contemporaneamente fino a 576 GPU che sono in grado di “Parlarsi” in modo bidirezionale ad una velocità di 1.8 teraflops al secondo.