Un recente studio ha dimostrato come il pagamento di beni e servizi con lo smartphone è più dispendioso: il motivo lascia a bocca aperta.
Se dapprima utilizzare il bancomat con il contactless poteva sembrare una tecnologia rivoluzionaria, da diversi anni a questa parte, i servizi di pagamento con lo smartphone, sono stati un’ulteriore svolta in fatto di comodità. Come negarlo, chi utilizza questo servizio saprà bene come è semplice acquistare prodotti semplicemente scuotendo il telefono o appoggiandolo sopra al Pos. Dei movimenti, questi, tanto semplici quanto dispendiosi.
Come molti sapranno, a pagare la commissione per l’utilizzo dei pagamenti elettronici sono gli esercenti, obbligati ad accettare il bancomat – fisico o elettronico che sia – indipendentemente dal costo del prodotto. Il commerciante, dunque, non può rifiutarsi per legge di fornire questo servizio. Tuttavia, quello che il cliente non prende in considerazione è il fatto che – inconsciamente o meno – andrà a pagare di più.
La cosa interessante è che ciò non dipende dalla singola operazione, bensì dall’intero sistema. In molti scaricano l’app Wallet per usufruire del servizio di Google Pay, o qualsiasi altra piattaforma che connette la propria carta materiale al telefono. Di per sé, questi servizi non hanno alcun costo; come non vi è commissione aggiuntiva nemmeno da parte della banca.
Il pagamento con lo smartphone costa di più
Tuttavia, questa tecnologia, parte dei cosiddetti ‘pagamenti senza attriti’ rende le cose veloci, ma non senza conseguenze. I ‘pagamenti senza attriti’ sono transazioni finanziarie progettate per essere il più semplici e veloci possibile per il cliente.
Secondo Stripe, una società di pagamenti mobili, questi sistemi richiedono un’azione minima da parte del cliente, come selezionare informazioni di pagamento salvate o utilizzare tecnologie che consentono di pagare con un semplice tocco o uno sguardo.
Anche se la velocità di questi pagamenti è innegabile, non sono esenti da problemi. I ricercatori hanno esaminato l’adozione dei pagamenti mobili presso una banca cinese e hanno scoperto che i clienti che utilizzavano questa tecnologia spendevano il 9,4% in più per le transazioni e facevano il 10,7% in più di acquisti con carta di credito.
Secondo Yuqian Xu, ricercatore capo e assistente professore presso la business school dell’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, ci si aspetterebbe un effetto simile nel mercato dei pagamenti mobili negli Stati Uniti. La convenienza di non dover ricordare di portare una carta fisica e la velocità dei pagamenti contribuiscono a spese maggiori e più frequenti.
In Italia, vista la diffusione sempre maggiore di questo servizio, potrebbe anch’essa non esserne esente. Nonostante ciò, Xu non vede questo comportamento come un motivo per evitare di pagare con il telefono, ma piuttosto come qualcosa di cui essere consapevoli. Insomma, se non sono i metodi di pagamento a mettere barriere agli acquisti impulsivi, sta a noi dare un freno alle leve psicologiche del consumismo.