Il Governo italiano sta sensibilizzando sull’utilizzo del Parental Control. Questo può essere più utile di quanto si pensi: tutti i motivi.
Ad oggi sono tantissimi i tipi di parental control che si applicano a varie tipologie di strumenti tecnologici. Infatti, grazie a questi sarà possibile per un adulto creare dei filtri che permettono di creare “white list”, vale a dire contenuti che il minore può vedere, e “black list” che invece riducono l’accesso ai comuni inadatti. In queste ore in Italia non si fa altro che parlare della legge Caivano, che sposta l’attenzione proprio sul sistema di supervisione dei contenuti visti dai minori su internet.
A parlarne ci ha pensato Eugenia Roccella. Secondo la ministra della Famiglia l’obiettivo è offrire gradualmente a tutti i device un’icona immediatamente riconoscibile, con il Governo disposto a dare ai produttori il tempo per inserirla. Inoltre ad oggi esistono diverse tipologie di dispositivi che permettono al genitore di avere maggior controllo su ciò che vedono i propri figli online. Oggi scopriremo perché sono particolarmente utili questi filtri famiglia che permettono di monitorare o bloccare l’accesso a determinati siti.
Il focus di oggi si sposta sui filtri famiglia che permettono ai genitori di bloccare o monitorare l’accesso ai siti che ritengono inappropriati per i propri bambini. In questo modo sarà possibile evitare la loro esposizione a contenuti indesiderati, ma non solo. Infatti grazie a questi strumenti un genitore sarà anche in grado di decidere quanto tempo il proprio figlio potrà utilizzare computer, tv, smartphone e tablet, impostando la durata ed il numero giornaliero di connessioni consentite.
Sarà possibile bloccare la visione di alcuni contenuti in diverse maniere. infatti una di questa è l’attivazione della white list, che decide solo i contenuti a cui il minore potrà accedere. La controparte invece sono le black list, che invece, proibiscono l’accesso a diversi contenuti con il genitore che non dovrà fare altro che impostare la parola chiave. In questo modo sarà possibile vietare l’accesso a contenuti pornografici, violenti o siti di scommesse.
Per ottenere ciò sarà necessario creare dei profili differnziati con cui sarà possibile eseguire accessi differenti, uno per gli adulti e l’altro per i figli. Quando i propri pargoli utilizzano uno smartphone è possibile attivare i profili kids di alcune applicazioni come ad esempio YouTube. Anche social come Facebook, TikTok e simili utilizzano strumenti del genere. Ad esempio sul social di ByteDance sarà possibile attivare la modalità limitata. In questa maniera quindi renderete più sicura la navigazione per i vostri piccoli.
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