Pensione di vecchiaia, l’accesso diventa molto più facile: l’INPS fa felici i lavoratori

Nel 2024 sarà decisamente più semplice accedere alla pensione di vecchiaia. Il governo cambia le regole: cosa sapere.

L’accesso alla pensione di vecchiaia viene effettuato da coloro che hanno raggiunto specifici requisiti nel 2024. La novità importante è che tali requisiti sono stati cambiati per i lavoratori autonomi e quelli dipendenti. Il Governo ha semplificato alcuni vincoli tramite l’ultima legge di Bilancio.

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L’accesso alla pensione di vecchiaia diventa più facile – (Computer-Idea.it)

Le modifiche effettuate dall’attuale esecutivo consente ad un numero più elevato di lavoratori di andare in pensione rispetto a quanto avveniva lo scorso anno. Quanto stabilito dalla legge di Bilancio strutturata e approvata nel 2023 consente a tanti lavoratori di avere un accesso più semplice alla pensione di vecchiaia perché ha quasi totalmente equiparato i lavoratori davanti a questa misura, sia quelli nel sistema contributivo che quelli del sistema misto. Vediamo come è cambiato l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia.

Accesso più facile alla pensione di vecchiaia 2024: cosa cambia

Il governo italiano nella legge di Bilancio 2023 ha cambiato alcune regole in merito all’accesso alla pensione di vecchiaia, andando quasi a parificare i lavoratori davanti a questo trattamento. Il “quasi” è presente perché, per chi non ha contributi prima del 1996, la pensione di vecchiaia a 67 anni è accessibile solo se l’importo è almeno pari all’assegno sociale. Un vincolo sicuramente importante ma che è inferiore a quello in vigore fino allo scorso anno.

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Accesso più semplice per coloro che vantano una carriera interamente nel contributivo – (Computer-Idea.it)

I contributivi puri, nel 2023, erano chiamati a soddisfare un requisito in più rispetto alle persone con 67 anni di età e 20 anni di contributi, validi per coloro che rientravano nel sistema misto. Per le persone che vantavano una carriera legata al sistema contributivo, dopo il 31 dicembre 1995, l’erogazione della pensione era concessa solo rispettando la soglia minima di 1,5 volte l’assegno sociale.

Tale vincolo è stato completamente messo da parte a partire da quest’anno. Il trattamento pensionistico, per essere concesso a coloro che fanno parte del sistema contributivo, deve corrispondere alla cifra di almeno 534,41 euro che rispecchia esattamente il valore dell’attuale assegno sociale dopo la rivalutazione al tasso di inflazione.

L’attuale novità consentirà sicuramente a tanti lavoratori e tanti lavoratrici di avere un accesso alla pensione di vecchiaia decisamente più semplice. Ragion per cui coloro che hanno avuto una carriera nel sistema contributivo possono effettuare un controllo con l’INPS per verificare se hanno la possibilità di poter ricevere la pensione di vecchiaia.

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