Per i cittadini che non hanno raggiunto l’età pensionabile ma hanno smesso di lavorare c’è una rendita da richiedere. Vediamo come funziona.
In Italia la pensione si raggiunge a 67 anni di età e con 20 anni di contributi maturati. Il sistema previdenziale, poi, prevede altri scivoli di pensionamento anticipato a condizione che si soddisfino precisi requisiti.
La pensione è una combinazione di requisiti da soddisfare, specialmente anagrafici e contributivi. La maggior parte degli scivoli prevede un’età anagrafica da raggiungere e un determinato numero di contributi da aver maturato. Citiamo Quota 103 con 62 anni di età e 41 anni di contributi, Opzione Donna con 61, 60 e 59 anni di età e 35 anni di contributi e la pensione contributiva che richiedere 64 anni di età e 20 anni di contribuzione.
In altri casi vige solo il requisito contributivo come i 42 anni e dieci mesi (un anno in meno per le donne) della pensione anticipata contributiva o i 41 anni della pensione per i precoci. Cosa può fare il cittadino che smette prima del tempo di lavorare e non ha diritto a nessuna delle pensioni previste dal sistema previdenziale italiano? Può richiedere una rendita, la RITA.
La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata è un sistema di sostegno al reddito erogato a chi smette di lavorare prima di raggiungere i requisiti minimi di pensionamento INPS. La RITA prevede l’erogazione totale o frazionata del capitale della pensione integrativa accumulata. Possono avere accesso al supporto al reddito i lavoratori pubblici, privati, dipendenti e autonomi che rispettano i requisiti oggettivi e soggettivi e sono in possesso di un Fondo pensione integrativo.
Nello specifico servono 20 anni minimi di contributi versati, l’iscrizione ad una previdenza complementare da minimo 5 anni, essere a cinque anni dal raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata. Si può avere accesso alla RITA anche in caso di cessazione dell’attività lavorativa, inoccupazione da minimo 24 mesi (in questo caso si potrà essere distanti 10 anni dal raggiungimento dei requisiti di pensionamento).
Con la RITA, dunque, si potrà andare in pensione a partire dai 58 anni di età con 41 di contributi o a 62 anni di età con 20 anni di contributi. Il pensionato riceverà un assegno sostitutivo mensile, bimestrale o trimestrale il cui importo varierà in base alle proprie specifiche condizioni. Le erogazioni potranno proseguire fino al conseguimento dell’età pensionabile. Tra i vantaggi del supporto al reddito la possibilità di revocarlo in ogni momento.
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