Un gesto nobile quello di donare del denaro. Ai propri figli, o ai propri nipoti. Eppure gli esperti sconsigliano: ecco perché.
Regalare denaro è una pratica comune, soprattutto in occasioni speciali come compleanni e matrimoni. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle implicazioni fiscali legate a tali donazioni. Secondo le normative italiane, anche se i soldi vengono semplicemente regalati, è necessario rispettare determinati obblighi dichiarativi per evitare problemi con il Fisco.
In Italia, la pratica di donare delle somme di denaro è piuttosto comune tra genitori e figli, ma anche tra nonni e zii e i propri nipoti. Un gesto nobile, se vogliamo anche tenero. Ma, al netto delle implicazioni di taglio emotivo, non dobbiamo dimenticare quelle materiali e considerare che tutto questo può impattare sugli aspetti fiscali.
In Italia, le donazioni di denaro sono soggette a specifiche regole fiscali. Tra le tante di quelle che, a volte, complicano il nostro Paese. Se una persona riceve un regalo in denaro, tale importo potrebbe dover essere dichiarato, soprattutto se supera determinate soglie stabilite dalla legge.
Donazione indiretta: come comportarsi col Fisco
Le donazioni, infatti, possono essere soggette all’imposta sulle donazioni e successioni, a seconda dell’ammontare e del rapporto tra donatore e destinatario. Per evitare sanzioni, è fondamentale tenere traccia di tutte le donazioni ricevute e consultare la normativa vigente. L’importo esente da imposte varia a seconda del grado di parentela tra il donatore e il beneficiario, con soglie differenti per parenti diretti, come figli e coniugi.
Quando si ricevono regali in denaro, è necessario dichiarare tali somme nel proprio modello di dichiarazione dei redditi. Se l’importo eccede la soglia esente, è richiesto il pagamento di un’imposta sulle donazioni. Inoltre, è buona prassi conservare la documentazione relativa ai trasferimenti di denaro, come bonifici bancari o ricevute, per dimostrare la legittimità dei fondi e facilitare eventuali controlli fiscali.
Non dichiarare le donazioni di denaro quando previsto dalla legge può comportare sanzioni e multe. Le autorità fiscali possono effettuare controlli per verificare la correttezza delle dichiarazioni e, in caso di irregolarità, applicare penali che variano in base all’entità della somma non dichiarata e alla gravità della violazione.
Ci sono delle soglie di esenzione annuali che, va segnalato, possono variare. Il consiglio è quello di verificarle e monitorarle ciclicamente, magari con l’ausilio di un professionista del settore. Magari un commercialista oppure rivolgendosi ai CAF.