Perché le cover trasparenti dello smartphone si ingialliscono? Lo svela la scienza

Cosa c’è dietro l’ingiallimento che col tempo colpisce le cover trasparenti dello smartphone? Diamo la parola alla scienza.

Lo abbiamo sperimentato tutti: dopo un po’ di tempo la trasparenza della nostra cover lascia posto a tonalità giallastre non gradevolissime sul piano estetico. Anche perché sono il segnale che la cover non è proprio nuova di zecca. E in un mondo dove se non sei up to date rischi di essere tagliato fuori decisamente non è il massimo come biglietto da visita.

Causa dell'ingiallimento delle cover degli smartphone
Ti sei mai chiesto perché ingialliscono le cover dei cellulari – computer-idea.it

Ma perché le cover ingialliscono? Cos’è a causare questo fenomeno che fa ingiallire le plastiche nel tempo? Poco importa che si tratti della cover trasparente dello smartphone, dei fari della macchina o della vecchia console di gioco di quando eravamo bambini. Le plastiche sembrano tutte condannate all’ingiallimento, ma per quale motivo?

Per cercare di capirci qualcosa la parola – e soprattutto la risposta – a questo punto non può che passare alla scienza, in particolare alla chimica. Inutile dire che la risposta coinvolge svariati fattori. E tra questi, uno in particolare ha un ruolo significativo.

Cover trasparenti dello smartphone, perché ingialliscono?

Dietro al graduale ingiallimento della plastica si trovano delle complesse reazioni chimiche. Una delle principali “imputate” è l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) che dà il via a un vero e proprio “balletto chimico” dei polimeri. Cerchiamo di capirci di più.

La scienza spiega perché ingialliscono le cover
Gli ultravioletti svolgono un ruolo chiave nell’ingiallimento delle cover – computer-idea.it

La plastica si compone di polimeri, vale a dire catene di monomeri identici che ne determinano le caratteristiche fisiche. Ad esempio la trasparenza, ma anche la flessibilità o la resistenza agli urti. Ci sono però svariati processi in grado di danneggiare il materiale. In questo modo si innescano una serie di reazioni chimiche che causano il degrado del polimero, che diventa più fragile e cambia anche sotto il profilo estetico.

Parlavamo dei raggi UV (o ultravioletti). Interagendo con la plastica, specialmente quando ci sono impurità metalliche o esposizione ad agenti atmosferici, i raggi ultravioletti sono in grado di rompere i legami chimici tra gli atomi. In questa maniera si generano dei radicali altamente reattivi che danno il via a reazioni a catena e accelerano il processo di degradazione.

Tutte queste reazioni chimiche opacizzano progressivamente la superficie della plastica per via dell’ossidazione del materiale. Secondo alcuni studi si formano poi delle nuove molecole chirali che interagendo a loro volta con la luce polarizzata sarebbero la principale causa dell’ingiallimento.

Spesso per contrastare l’ingiallimento vengono aggiunti alle plastiche degli stabilizzatori ultravioletti, progettati per fare da schermo alla luce e assorbire i raggi ultravioletti o decomporre specie reattive (come i perossidi). Ma col passare del tempo anche l’efficacia di queste sostanze va a scemare

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