Le Previsioni per i BOT sono in continuo calo ed in motli si chiedono se convenga ancora investire per i rendimenti alti: la situazione.
Il 2023 è stato un anno di numerose trasformazioni per quanto riguarda i BOT che sono passati da titoli di stato utilizzati per parcheggiare liquidità, in attesa di opportunità di investimento a strumenti in grado di generare rendimenti. A fare da traino a questo cambiamento ci ha pensato l’aumento dei tassi da parte della BCE, che ha portato i rendimenti dei BOT da quasi zero, o addirittura sotto zero durante la pandemia da Covid-19, a quasi il 4% nel corso degli ultimi due anni.
Le prospettive per questo 2024, però, non anno altro che indicare una tendenza al ribasso nei rendimenti. Questo principalmente è causato dai cambiamenti imminenti nel contesto finanziario, con la BCE che si prepara a ridurre i tassi dopo averli portati ai massimi. Se ad inizio dell’anno il trend p un indicatore, le previsioni per i BOT nel 2024 sono improntate verso una visione pessimistica. I rendimenti infatti sono in diminuzione rispetto ai livelli raggiunti nel corso del 2023. E’ importante quindi valutare lo scenario attuale prima di capire se investire o meno.
Previsioni dei BOT in calo, può convenire ancora investire: cosa bisogna valutare
Le prospettive per il 2024 quindi indicano una tendenza al ribasso nei rendimenti, principalmente a causa dei cambiamenti imminenti nel contesto finanziario, con la BCE pronta a ridurre i tassi di interesse. Eppure più la BCE aspetterà prima di avviare il taglio dei tassi, più i rendimenti dei BOT rimarranno elevati nel 2024. In questo modo i BOT potrebbero rimanere più attraenti nel corso dell’anno, con i rendimenti destinati a mantenere un livello notevole.
Questo significa che nonostante le aspettative di un ritorno ad un ruolo più conservativo per i BOT, questi potrebbero ancora essere strumenti di investimento. Allo stesso tempo prevedere con precisione i rendimenti dei BOT nel 2024 è complesso.
Il primo fattore da considerare è l’asta iniziale del nuovo anno e le condizioni relativamente stabili del mercato secondario, secondo il quale si potrebbe ipotizzare che i rendimenti rimarranno competitivi. La svolta potrebbe verificarsi quando la BCE fornirà indicazioni chiare sui tempi del taglio dei tassi.
Secondo il capo economista della BCE, Philip R. Lane, il taglio dei tassi sarà implementato come una serie di provvedimenti, anziché come un’unica azione. In quel momento è probabile che i rendimenti dei BOT subiscano un calo più marcato.
Lane ha anche precisato che al momento non è stata avviata alcuna discussione su un cambio di rotta. Nel complesso, nei primi mesi di quest’anno, i rendimenti dei BOT potrebbero rimanere relativamente stabili, con una riduzione più marcata nel secondo semestre in concomitanza con le decisioni della BCE.
Nonostante l’ipotesi di una riduzione dei rendimenti, i BOT potrebbero continuare ad essere una scelta conveniente rispetto ad altri strumenti di investimento a basso rischio, come i conti deposito. Inoltre in un contesto di rendimenti altalenanti per i titoli di stato, i BOT con scadenze più brevi possono rappresentare una scelta prudente per proteggersi dalle oscillazioni di mercato. Per questo motivo nonostante le prospettive di rendimento in calo, l’appeal dei BOT resta comunque alto.