Arriva un primo Trojan che minaccia l’integrità degli iPhone: ecco la funzione da attivare assolutamente per non perdere alcun file.
Quando utilizziamo i nostri smartphone, spesso navighiamo in pagine non protette o scarichiamo applicazioni che non provengono da store ufficiali. Questo tipo di operazioni espone i nostri dispositivi a grossi rischi e minacce, che possono seriamente compromettere le funzionalità del nostro smartphone, oltre che esporre i nostri dati sensibili a furti, rischiando che possano capitare nelle mani sbagliate.
Da sempre, questa tipologia di problema, non ha mai preoccupato più di tanto i possessori di iPhone, in quando i criteri di sicurezza e protezione sono sempre sembrati inviolabili. Eppure, anche questa concezione di sicurezza estrema sembra stia per cadere, in quanto un primo Trojan è stato sviluppato che può essere in grado di minacciare seriamente i prodotti di marca Apple. Per poter scongiurare il pericolo, bisogna subito attivare questa funzione.
Primo Trojan su iPhone: come riconoscerlo?
Il momento che tanti utenti Apple temevano sembra arrivato. Un Trojan minaccia il sistema operativo iOS, così come quello Android, e può seriamente danneggiare il dispositivo, oltre che farci perdere tutti i dati al suo interno. Dapprima noto come GoldDigger, oggi è denominato GoldPickaxe e può seriamente attaccare e annidarsi all’interno del nostro smartphone.
La scoperta proviene da una società di sicurezza informatica, la Group-IB, che ha individuato questo malware e mette in guardia l’utenza. Sarebbe davvero un grosso colpo se si insediasse nel nostro dispositivo e scovarlo e sconfiggerlo sarebbe molto complesso. Bisogna quindi fare attenzione ad una serie di operazioni che non andrebbero fatte: ecco quali sono.
Il rischio è quello che questo Trojan possa addirittura aggirare i nostri dati biometrici: in questo modo si avrebbe libero accesso ai nostri dati sensibili, o come ad esempio i nostri dati bancari. Gli utenti di Thailandia e Vietnam sono di già sotto assedio, bisogna quindi correre ai ripari. Innanzitutto, bisogna sempre installare gli aggiornamenti automatici richiesti dal sistema operativo, così da limare e correggere eventuali bug di sistema.
Inoltre, è molto difficile riconoscerlo, e per scongiurare il pericolo è consigliato non installare sul proprio dispositivo un profilo MDM oppure non scaricare e installare app attraverso TestFlight di Apple. Queste sono operazioni basilari che ci permettono di contenere la minaccia e tenerla lontana dal nostro smartphone, la cui compromissione potrebbe essere messa seriamente ad alto fattore di rischio.