Lenovo ha presentato nei giorni scorsi il primo smartphone Project Tango, la tecnologia rivoluzionaria sviluppata da Google. Si tratta di un dispositivo in grado di effettuare scansioni tridimensionali dello spazio. Si chiama Phab2 Pro e sarà in commercio già da settembre, con un prezzo di lancio pari a circa 500 Dollari.
Project Tango: come “mappare” l’ambiente circostante
La collaborazione tra Google e Lenovo ha dato vita al primo smartphone basato sulla tecnologia Project Tango, un nuovo telefono in grado di vedere la realtà aumentata. Grazie ai sensori di profondità e ai rilevatori di movimento, tramite il Phab2 Pro di Lenovo sarà possibile esplorare l’ambiente circostante direttamente sullo schermo, con una riproduzione 3D dello spazio. Tale tecnologia per ora è stata testata soprattutto con le app da gioco. I sensori utilizzati sono molto simili a quelli di Microsoft Kinect e consentono delle attività particolari, come ad esempio introdurre nell’arredamento degli oggetti che non ci sono. Secondo alcuni esperti si tratterebbe di una tecnologia troppo sofisticata e riservata ad una cerchia ristretta di utenti che ne farebbero uso o per lavoro o per passione, di conseguenza per il Phab2 Pro non si prevedono vendite alle stelle. Parlando di caratteristiche tecniche, lo smartphone proposto da Lenovo possiede uno schermo QHD da 6,4 pollici, un processore SoC Snapdragon 652, 4 GB di RAM, 64 GB di memoria interna e una batteria da 4.050 mAh a ricarica ultraveloce. Insomma, come potenzialità si toccano livelli top.
La rivoluzione 3D di Google è arrivata: il progetto è diventato realtà
Se ne parlava da due anni e alla fine l’agognato smartphone con Project Tango è stato realizzato, grazie a Lenovo. Una delle ultime applicazioni lanciate che utilizzano questa tecnologia è Bubbles, sviluppata da Brainy e pubblicata da Vidiemme Consulting. Quest’applicazione va ad inserirsi in un programma di sviluppo chiamato “app incubator”, nel quale sono state raccolte le migliori idee per la realtà aumentata. Grazie a questo programma, gli utenti potranno conoscere ed imparare le potenzialità delle varie funzioni del tridimensionale. Nel caso specifico di Bubbles, lo scopo è quello di soffiare delle bolle di sapone nell’ambiente: sarà così possibile vedere come le suddette bolle diventino elementi di realtà aumentata in grado di integrarsi con l’ambiente circostante, rispettandone proporzioni e leggi fisiche, come se ne facessero realmente parte. Infatti, le bolle scoppieranno a contatto con le superfici e per evitarlo sarà possibile “soffiare” ancora e mantenerle nell’aria.