In Europa si vedono già i primi codici QR a colori: questa innovazione arriverà quanto prima anche in Italia? Ecco le novità che la riguardano.
Ormai i codici QR li troviamo praticamente da tutte le parti: nella maggior parte dei servizi pubblici, sia nei trasporti che nelle cure mediche, nei ristoranti: procedere alla scansione è davvero facile ed è anche il modo più semplice e veloce per avere le informazioni che ci servono nel minore tempo possibile.
Al momento, la maggior parte sono bianco e nero, eppure potrebbe essere capitato di vederli in qualche parte dell’Europa a colori: ebbene non si tratta della vostra immaginazione: è qualcosa che nelle città è già molto presente e diffuso e che pare prendere piede con grande velocità.
Si tratta di una vera e propria innovazione che non solo funge da aggiornamento, ma è utile a tantissime persone, come ad esempio quelle ipovedenti che hanno difficoltà a usare lo stesso in bianco e nero. Si chiamano NaviLens e svolgono la stessa funzione dei codici in bianco e nero, ma offrono anche una serie di vantaggi. Entriamo nel particolare.
Codice QR a colori in giro per l’Europa: quali sono i vantaggi?
Se fino a questo momento vi era capitato di vedere i codici QR solo in bianco e nero, da questo momento in poi si stanno diffondendo anche quelli a colori: nelle città sono già molto utilizzati ed hanno dei vantaggi particolare e molto utili.
Tanto per cominciare, possono essere letti a una distanza di circa 15 metri , evitando così la necessità di avvicinarsi troppo e non finisce qua, grazie al colore e alle forme anche la scansione risulta essere più veloce e poi possono essere anche letti e scansionati quando ci si trova in condizioni di scarsa illuminazione e non è nemmeno necessario metterli a fuoco.
Capito questo, i codici QR a colori sono anche una mano importante per le persone che hanno delle disabilità visiva e infatti, questi codici vengono letti tramite una app e cosi come dicono gli esperti: “Questa app utilizza la fotocamera del cellulare come guida per indicare cosa c’è intorno a sé e, quando utilizzata, fornisce informazioni sulla distanza a cui si trova il codice, l’angolo di inclinazione e può rilevarne diversi contemporaneamente. Ciò facilita l’accesso di questo tipo di utenti a luoghi come fermate degli autobus, edifici pubblici, musei, tra molti altri”.
Al momento la tecnologia in questione, sviluppata da Neosistec insieme ai progressi del Mobile Vision Research Lab dell’Università di Alicante, è presente e disponibile in posti come la metropolitana di New York, Madrid e Barcellona, il tram di Murcia, la stazione Almudena Grandes a Puerta di Atocha de Madrid, ospedali e altri servizi pubblici. Ma quando prima potrebbe anche arrivare in Italia e adattarsi agli smartphone Android e Apple.