Scene inquietanti come quella della chiamata dell’Intelligenza Artificiale sono sempre più reali e possono accadere a chiunque.
Il progresso tecnologico ci pone davanti a scene che sembrano arrivare direttamente da film di fantascienza. Da quando l’Intelligenza Artificiale è entrata a pieno titolo nella nostra quotidianità, poi, lo scenario è diventato per alcuni versi addirittura inquietante. Ascoltando alcune notizie che arrivano dagli Stati Uniti, alcuni hanno evocato la spaventosa e iconica scena di “Terminator 2: Il Giorno del Giudizio“, in cui due Intelligenze Artificiali si parlano al telefono.
Negli ultimi dodici mesi abbiamo capito chiaramente che le IA non si limitano più a essere soggetti passivi nei giochi o nelle app di messaggistica. Al contrario, stanno facendo passi da gigante e oggi sono arrivate addirittura a chiamarci direttamente sul telefono. E il motivo dietro queste chiamate potrebbe non essere così benigno come potremmo sperare.
Recentemente, nel tranquillo stato del New Hampshire, dove i politici sono in campagna elettorale, è avvenuto un episodio degno di un thriller fantascientifico. I cittadini hanno ricevuto delle chiamate in cui a parlare era una voce incredibilmente simile a quella del Presidente Joe Biden. Ascoltando con attenzione, però, si poteva campire chiaramente che si trattava di una voce robotica, poco naturale. L’aspetto più preoccupante era però il contenuto di questi messaggi, che invitavano esplicitamente a non votare nelle primarie presidenziali dello stato.
Il messaggio, inviato il 21 gennaio, suggeriva agli elettori che il loro voto “fa la differenza a novembre, non questo martedì“, in un palese tentativo di distogliere l’attenzione dalle primarie. Le istituzioni del New Hampshire hanno immediatamente avviato un’indagine, sospettando che queste chiamate fossero un tentativo di manipolazione elettorale. Le prime analisi suggeriscono che la voce di Biden sia stata ovviamente generata artificialmente, quasi sicuramente con l’impiego di tecnologie IA.
Questo episodio solleva ancora una vota questioni profonde e allarmanti sull’uso di questi strumenti nella nostra società. Non si tratta più solo di chatbot o assistenti virtuali che ci aiutano con compiti quotidiani: l’IA ora ha il potere di influenzare le decisioni più importanti, come il diritto di voto, fondamento della democrazia.
Questa vicenda ha suscitato indignazione anche tra i politici, con Dean Phillips, un congressista del Minnesota e potenziale sfidante di Biden, che ha definito questi sforzi per scoraggiare gli elettori “un inaccettabile affronto alla democrazia“.
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