Alla fine di aprile si è tenuto l’anniversario di una ricorrenza molto importante per gli utenti di Internet italiani.
Internet ha cambiato il mondo in modi che pochi altri progressi tecnologici hanno fatto, trasformando non solo il modo in cui comunichiamo, ma anche come viviamo, lavoriamo e impariamo. Ma ti sei mai chiesto da dove tutto questo ha avuto inizio in Italia?
La risposta potrebbe sorprenderti, non solo per il luogo, ma anche per il momento storico in cui è avvenuto. Riesci a indovinare quale evento ha segnato l’inizio dell’era digitale nel nostro Paese? Oggi viviamo in un contesto in cui la digitalizzazione sembra un concetto sempre esistito, per cui è facile dimenticare i primi passi di questa rivoluzione.
Il momento decisivo, quello in cui Internet ha fatto il suo ingresso nelle case degli italiani, viene spesso dimenticato dalla storia mediatica, pur trattandosi di un evento cruciale per l’avanzamento tecnologico in Italia. Oggi, invece, vale la pena ricordarlo, perché lo scorso 30 aprile ha segnato l’anniversario della prima connessione Internet avvenuta in Italia, avvenuta ormai un bel po’ di anni fa.
Il 30 aprile 1986 è una data che ha segnato una svolta tecnologica significativa per l’Italia, anche se il suo riconoscimento pubblico è stato minimo all’epoca. In quel giorno, all’interno del Cnuce-Cnr di Pisa, parte del Consiglio Nazionale delle Ricerche, un team di ricercatori italiani realizzò il primo collegamento Internet del Paese.
Il protagonista di questo evento fu Blasco Bonito, che inviò un semplice comando “ping” verso gli Stati Uniti, ricevendo in risposta un incoraggiante “Ok”. Questo atto, che oggi può sembrare scontato e di poco conto, rappresentava l’inizio dell’integrazione dell’Italia nella rete globale che oggi conosciamo come Internet.
Il collegamento fu possibile grazie a un dispositivo chiamato “Butterfly Gateway”, un avanzato tipo di router fornito dal governo americano, che permise di comunicare attraverso il protocollo Tcp/Ip, l’unico standard per la rete mondiale all’epoca. Questa innovazione arrivava in un momento in cui l’Italia, come il resto del mondo, stava esplorando le potenzialità delle reti telematiche chiuse.
Fino ad allora, il principale mezzo di comunicazione digitale era rappresentato dalla email, che operava su standard e reti proprie, con limitazioni significative in termini di velocità e scambio di informazioni. Il passo successivo in questa rivoluzione digitale fu compiuto nel 1987, quando il Cnr registrò il primo dominio italiano, “cnuce.cnr.it”, segnando la nascita del Registro .it.
Non molto tempo dopo, nel 1991, il World Wide Web fu introdotto da Tim Berners-Lee, ampliando ulteriormente le possibilità di Internet. Questo nuovo sistema permise una gestione molto più ampia delle informazioni e facilitò l’accesso a un vasto numero di contenuti attraverso internet, accelerando la digitalizzazione su scala globale.
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