Scegliere un motore di ricerca è diventato obbligatorio e se tanti si accontentano di Google in realtà c’è chi vorrebbe uno di quei motori di ricerca privati. Quali sono
Perché, prova a pensarci, quante volte ti è capitato di fare una ricerca su Google e ritrovarti poi per settimane intere con pubblicità che spunta da tutte le parti e che riguarda proprio quella cosa specifica che hai cercato magari per pura curiosità. Questa è una dimostrazione evidente e facile di quanto il motore di ricerca forse più diffuso al mondo sia ottimo ma forse un po’ troppo spione.
Ed è per questo che negli anni sono sorti altri motori di ricerca che hanno livelli di interferenza ridotti al minimo, a cui quindi non interessa nulla di quello che cerchi e che si basano su altri sistemi per sopravvivere.
Ne esistono molti più di quelli che pensi e anche se potrebbero non essere precisi come Google, di solito lo sono ma vale la pena ricordarlo, almeno avrai la certezza di un motore di ricerca che ti offre davvero ciò che c’è in rete e non ciò che lui pensa ti debba interessare.
Da quando è diventata di routine la questione relativa alla privacy e al modo in cui ciò che si fa online è assolutamente privo di privacy, si è fatta più pressante in tanti la necessità di trovare motori di ricerca alternativi a Google. Perchè è ormai cosa nota che Google, per quanto dichiari di farlo nell’interesse dell’utente, raccoglie una quantità immonda di dati: dati personali e di di navigazione. E se uno non volesse lasciare tracce in alcun modo?
Prima di pensare a passare a sistemi di oscuramento complicati puoi provare semplicemente cambiando motore di ricerca. In cima alla lista delle preferenze c’è l’open source di DuckDuck GO che per certi versi è anche migliore di Google, perché per esempio mostra tutti quei risultati che Google tende ad oscurare, quelli segnalati con un provvedimento DMCA per dire.
Ma non c’è solo DuckDuck GO, anche se si tratta di una opzione veramente valida. Tra gli altri motori di ricerca che ti garantiscono non solo un po’ di meritato anonimato ma anche aria pulita da respirare c’è Ecosia. Si tratta di un motore di ricerca che mette insieme la privacy degli utenti e il benessere planetario: durante la ricerca vedrai infatti apparire qualche banner pubblicitario, qualcosa a cui sei comunque già abituato, ma devi sapere che gli introiti che arrivano da questi spazi pubblicitari servono a piantare alberi.
Al momento la community di Ecosia ha piantato oltre 185 milioni di alberi e il numero cresce costantemente. Un altro motore di ricerca interessante è Brave che è progettato per spalmare uno strato di anonimato sulle ricerche. Brave Search, il motore di ricerca, può essere anche accoppiato al browser sostituendo Google Chrome: il valore aggiunto di Brave al posto di Google Chrome è che per esempio potrai anche goderti i video di YouTube senza spot pubblicitari e avere il blocco dei pop-up e delle pubblicità su moltissimi siti.
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