Gli SSD sono già il presente ma con questa nuova tecnologia accessoria diventeranno anche il futuro: un sistema così non lo avevi mai visto.
La tecnologia degli SSD, ovvero i dischi a stato solido, sta sostituendo lentamente quella degli hard disk tradizionali con disco fisico. I miglioramenti nelle prestazioni sono evidenti.
Introdurre un disco a stato solido su un computer può aiutare per esempio a migliorare le performance generali della macchina anche se non è possibile cambiare CPU. Esempi sul campo puoi trovarne online leggendo di tutti quelli che sono riusciti a resuscitare vecchi computer proprio andando a dare loro un hard disk nuovo e più veloce.
Per i laptop dedicati al gaming ormai avere un disco SSD è la norma e anzi in alcuni casi già si inizia a guardare alle tecnologie che verranno più avanti. Anche perché, queste componenti, come tutti i dischi e come tutte le parti interne di un PC, lavorando producono calore e c’è quindi per ora un limite fisico oltre il quale non è possibile spingere nessuna macchina.
Ma l’espressione cui devi prestare attenzione è proprio per ora. È stata infatti presentata una nuova tecnologia per alcuni SSD che, sulla carta almeno, dovrebbe aiutare ad abbattere proprio il problema dato dalla temperatura che queste componenti raggiungono mentre lavorano. Mantenere un SSD fresco e riposato significa salvaguardare l’integrità strutturale della macchina in cui è inserito e anche evitare brutte sorprese.
Gli SSD sono il presente e il futuro della tecnologia ma tutta questa potenza genera all’interno dei computer un calore che in qualche modo va gestito e soprattutto dissipato. È interessante per questo quello che ha presentato MSI, uno dei produttori punto di riferimento per quello che riguarda il comparto dei prodotti per il gaming.
Con il suo Spatium M580 PCIe 5.0 NVMe M.2 Frozr Liquid SSD MSI ha creato una sorta di ibrido tra SSD con sistema di raffreddamento a liquido e il classico sistema dello heat sink. E trattandosi di dischi allo stato solido disponibili in tre taglie mostruosamente capienti con performance sequenziali che sono in grado di raggiungere anche i 14000 MB/s è chiaro che c’è bisogno di qualcosa di più potente di un semplice ventilatore con le palette di plastica che gira.
Quello che potrebbe però essere un punto a sfavore per la nuova tecnologia Spatium è proprio che occupa spazio. Dovendo incorporare una pompa, il radiatore e i condotti per il liquido i nuovi SSD di MSI occupano decisamente un bel po’ di superficie.
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