Si può diventare titolari della legge 104 senza sottoporsi alla visita medica? Ci sono precise casistiche che lo consentono.
Richiedere l’accesso alla titolarità della legge 104 significa veder riconosciute una serie di disabilità o handicap che rendono estremamente difficile se non impossibile lo svolgimento delle più comuni azioni della vita quotidiana al punto da necessitare in molti casi di una forma di assistenza da parte di un familiare caregiver.
Non tutte le persone con disabilità infatti possono rientrare nell’ambito della 104 e dei benefici ad essa correlati in quanto è necessario sottoporsi ad una visita medica effettuata da un’apposita commissione dell’Inps la quale fornirà documentazione.
E verificherà il grado di disabilità esprimendolo con una percentuale. In tanti si domandano però se vi siano dei casi nei quali non sia necessario effettuare la visita procedendo altresì per via telematica inviando in tal modo certificati medici e documenti.
Disabilità e legge 104, quando non occorre la visita? Tutti i casi
La tecnologia ci viene in aiuto semplificando alcune procedure burocratiche e velocizzando determinati passaggi che, a chi richiede il riconoscimento della Legge 104, potrebbero risultare estremamente problematici. Nella fattispecie, è possibile utilizzare il sito dell’Inps per inviare l’apposita richiesta di ottenimento del riconoscimento della Legge 104.
I cittadini, inoltre, possono inviare online anche la documentazione sanitaria che attesta lo stato di salute, predisponendola in un file pdf del peso non superiore a 2 Mb ed inoltrandola all’Istituto di previdenza. Il servizio è abilitato dal mese di ottobre del 2022 ed è chiamato “Allegato documentazione Sanitaria Invalidità Civile”. Lo possono sfruttare sia i cittadini che i medici certificatori, nonché gli operatori degli Istituto di Patronato.
Nel 2024 sono state poi introdotte una serie di novità, specificate dall’Inps nella circolare 77 diffusa ad inizio gennaio. Il servizio, operativo per le Commissioni Mediche di Verifica, è stato esteso anche per le attività delle CMI, ovvero le Commissioni Mediche Integrate, in merito alle prime istanze e agli aggravamenti, in tutte quelle aree territoriali nelle quali la prima visita è di competenza dell’ASL.
Si tratta di una novità in fase sperimentale in modo tale da non andare ad interferire con i consueti flussi di processo e con le modalità di lavoro in vigore e prevede che l’Azienda Sanitaria Locale manifesti la volontà di aderire al servizio richiedendone l’abilitazione.
In una fase successiva il servizio passerà dalla sperimentazione all’attivazione presso la totalità delle Asl. In questo modo sarà possibile inviare i documenti sanitari richiesti per l’accertamento medico legale che potrà essere effettuato, in alcuni casi, senza sottoporsi alla visita in commissione. Andranno riducendosi le visite in presenza con un prezioso risparmio di tempo.