E’ arrivato il momento di riscattare gli anni universitari: per farlo bisogna prendere in considerazione i costi e le agevolazioni.
Il riscatto della laurea è una procedura che consente di conteggiare gli anni trascorsi all’università ai fini pensionistici, trasformandoli in periodi di contribuzione lavorativa. Per chiunque abbia conseguito un titolo universitario e desideri anticipare l’età pensionabile o aumentare il proprio montante contributivo, questa possibilità può risultare strategica.
Riscattare gli anni universitari è una procedura che presenta due modalità: ordinaria e agevolata, che si differenziano principalmente per i costi e le condizioni di accesso. Il riscatto ordinario implica costi significativi, spesso superiori a diverse decine di migliaia di euro per ogni anno di studio riscattato. Questo perché il calcolo si basa sulle retribuzioni percepite dal richiedente negli ultimi anni di lavoro, rendendolo più oneroso per chi ha redditi elevati.
Riscatto ordinario vs. riscatto agevolato: quale scegliere
Al contrario, il riscatto agevolato offre un’alternativa più accessibile, con costi notevolmente ridotti. Nel 2024, il costo per ogni anno di studio riscattato tramite l’opzione agevolata è di circa 5.250 euro lordi, calcolato sul minimale degli artigiani e commercianti. Questo importo può essere ridotto ulteriormente grazie a un recupero fiscale fino al 45% e può essere rateizzato fino a 10 anni.
Il riscatto della laurea è disponibile per chiunque abbia conseguito un titolo di studio universitario, indipendentemente dall’età o dalla situazione lavorativa attuale. Anche i periodi di studio antecedenti al 1996 possono essere riscattati, purché l’intera pensione venga calcolata con il metodo contributivo. Inoltre, è possibile riscattare un massimo di cinque anni di studio, inclusi quelli svolti all’estero, a condizione che il titolo conseguito abbia valore legale in Italia.
I titoli di studio che possono essere riscattati includono:
– Diplomi universitari di durata compresa tra due e tre anni.
– Diplomi di laurea con corsi di durata non inferiore a quattro anni.
– Diplomi di specializzazione post-laurea di durata non inferiore a due anni.
– Dottorati di ricerca.
– Titoli accademici equivalenti introdotti dal decreto del 1999.
Anche i corsi di laurea offerti dalle Università Telematiche riconosciute dal Miur sono inclusi. Per avviare la procedura di riscatto, è necessario accedere al sito dell’INPS tramite SPID, Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica, e seguire il percorso online specificato. È anche possibile rivolgersi a Patronati o al Contact Center dell’INPS per assistenza. Sul portale INPS, inoltre, è disponibile un simulatore per calcolare il costo del riscatto.
È fondamentale rispettare i termini di pagamento: il mancato pagamento della prima rata o dell’intero importo viene considerato come rinuncia, mentre un ritardo fino a 30 giorni per le rate successive è tollerato per un massimo di cinque volte.