Un semplice errore rischia di compromettere il conto: bloccarlo è semplice, risolvere non è cosa immediata. Ecco di cosa si tratta.
Vedersi bloccare il proprio conto corrente non è proprio una bella sensazione, da qui l’esigenza di fare le cose per bene ed evitare alcuni errori madornali. Esistono infatti delle semplici azioni che si possono ripercuotere nella vita di tutti i giorni. L’attenzione non è mai abbastanza, ma in questi casi può essere una vera e propria manna dal cielo.
Problema difficile da risolvere se non si presta la dovuta attenzione – foto Computer-idea.itLe persone sono sempre più avvezze alla tecnologia e quindi in grado di conoscere i potenziali pericoli e le conseguenze derivate dall’attività online (e anche offline). Ci sono diversi modi, infatti, per evitare gravi conseguenze, una su tutte è quella di non addentrarsi in situazioni poco piacevoli e dal destino praticamente segnato. Ora non resta che scoprire di cosa si tratta.
Qual è errore e cosa non bisogna fare
Ci sono alcune parole che gli esperti consigliano di non inserire nelle causali di un bonifico. Creare fraintendimenti o problemi con le autorità fiscali, nonché con gli istituti bancari, non è infatti cosa scontata, anzi. Bastano alcune semplici lettere per scatenare un controllo automatico da parte anche dell’Agenzia delle Entrate, ente sempre alla ricerca di attività illecite o di riciclaggio di denaro. Gli indizi ci sono tutti, basta evitare alcune frasi per stare tranquilli.
Inserire causali particolari nei bonifici può provocare conseguenze inevitabili – Computer-idea.itDa evitare la parola “contanti” che potrebbe dare adito ad attività in nero e quindi potenzialmente non dichiarate. Altre parole da evitare sono “regalo o donazione” perché in diversi casi ci sarebbe una specifica tassazione oppure dovrebbero avere una documentazione tale da giustificare il movimento. Non inserire la parola “scommesse” è un altro elemento legato alle attività dei giochi d’azzardo, da evitare la causale “pagamento in nero” poiché sospetto circa potenziali attività illegali.
Ma non finisce qui perché anche la frase “lavoro in nero” fa sempre riferimento ad attività illegali e quindi potenzialmente pericolose. “Droga” è un’altra parola che fa scattare i controlli in automatico, addirittura bloccando il conto. Attenzione da parte delle autorità preposte per l’eventuale presenza della parola “terrorismo” nella causale. Allertano le autorità anche “fattura falsa” e “corruzione“: in entrambi i casi si parla di transazioni illecite e illegali, da qui il sospetto anche di possibili frodi o evasione fiscale.