Il prossimo Samsung Galaxy e il prossimo iPhone non saranno così diversi come si potrebbe pensare e non saranno neanche diversi tra loro.
Anche se i device escono con un ritmo abbastanza costante forse le prossime iterazioni sia del Samsung Galaxy sia dell’iPhone di Apple non saranno né tanto lontane tra loro in termini di specifiche né saranno troppo evolute rispetto a quello che c’è già sul mercato.
La tecnologia cammina e quello che si cerca di fare è avere nuove linee di prodotti che superino in qualche modo allo stesso tempo i concorrenti e le linee precedenti per creare miei consumatori quello strano bisogno, che qualcuno sente come una sorta di pizzicorio, a cambiare smartphone, tablet, PC anche se magari quello che si possiede potrebbe fare ancora un po’ di strada.
La novità unita a volte a una più che discreta mancanza di manutenzione e coccole per quello che si possiede spinge ad acquistare nuovi device ma quanto saremo disposti veramente a spendere per acquistare il prossimo Samsung Galaxy S24 e il prossimo iPhone 16 di Apple? Se guardassimo alle specifiche di cui si mormora online e le confrontassimo con quelle dei prodotti che ci sono adesso in circolazione magari scopriremmo che non c’è proprio nessun bisogno di cambiare smartphone.
C’è sempre spazio per migliorare qualcosa quando si parla di device. Un megapixel in più alla fotocamera, un millimetro in più di spazio utilizzabile sullo schermo, un sistema operativo di qualche millisecondo più veloce di quello attuale e un po’ come succede con i videogiochi costruiti solo per essere di poco più grandi dei competitor ecco che si susseguono le diverse generazioni di prodotti. In alcuni casi il salto di qualità risulta evidente e giustifica anche l’acquisto.
Ma in altri casi, e secondo alcuni analisti sarà questo il caso con Samsung Galaxy S24 e iPhone 16, una serie di fattori interni ed esterni porta a non avere una rivoluzione sotto la scocca. Il ragionamento lo porta avanti Mizuho Securities, una società che si occupa di sicurezza informatica e tecnologia, che ha a quanto pare previsto che i prossimi modelli che usciranno sia per Samsung sia per Apple probabilmente avranno ancora dentro l’attuale generazione di chipset e non passeranno a una versione successiva.
I motivi di questa previsione vengono in parte dal problema non ancora risolto del prezzo che comunque continua a crescere per i semiconduttori, che rende quindi ogni pezzo più caro rispetto ai precedenti. Ma c’è anche la questione relativa alla effettiva necessità di avere qualcosa di più potente di ciò che c’è adesso in circolazione dentro i propri smartphone.
Passare ad una generazione successiva allo Snapdragon 8 Gen 3 potrebbe avere senso se avessimo necessità di una potenza di calcolo superiore a quella attuale per gestire magari l’intelligenza artificiale ma così non è e probabilmente non sarà così per un altro po’.
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