Se ti comporti male Google ha il (tuo) permesso di cancellare la tua presenza online in un attimo, ma può accadere e in che circostanze?
Immaginare che la grande G abbia il diritto di fare del tuo account quello che vuole potrebbe sembrare uscito da un racconto di fantascienza ma è invece una possibilità che per quanto remota esiste.
E, come per tante altre cose che possono accadere online, dipende tutto da ciò che in qualità di utente autorizzi a fare. Perché Google arrivi a eliminare in maniera permanente e totale un account devono ovviamente verificarsi delle condizioni specifiche e molto gravi. Quindi occorre in buona sostanza essere un cattivo cittadino digitale ma vale anche la pena ricordare che a decidere se sei o meno un cattivone sarà la stessa Google.
Nel momento in cui decidi di aprire un account Gmail, che per esempio utilizzi poi per fare login su YouTube, come credenziali automatiche per Facebook e Instagram, che poi è il tuo account di posta e lo controlli ogni giorno, e su Amazon, e sul sito della testata giornalistica che segui quotidianamente e su tutti gli altri siti web in cui avevi avuto bisogno di un account e hai deciso che andava bene l’autocompilazione con le credenziali di Google, non ti stanno facendo un regalo.
Perché quello che Google ti mette a disposizione è in realtà un prestito che vale finché ti comporti bene. E il fatto se ti comporti o meno bene lo si rintraccia nei Termini di Servizio in cui c’è scritto, in modo chiaro anche se piuttosto poco circostanziato, che in caso di mancata aderenza ai termini e alle policy o nel caso in cui ci sia il sospetto di condotta scorretta i servizi possono essere sospesi o terminati.
Il che significa in buona sostanza che se diventi oggetto di una indagine di Google il tuo account potrebbe essere sospeso temporaneamente oppure eliminato del tutto e quindi non più utilizzabile. Come abbiamo già accennato si tratta di una realtà piuttosto remota ma non del tutto impossibile da trovare. Un esempio si è verificato quando un creatore di YouTube ha avviato una diretta in cui chiedeva a chi voleva lasciare un commento di spammare la chat con le emoji.
Google ha interpretato questa condotta come comportamento scorretto e quindi ha temporaneamente sospeso tutti quelli che avevano partecipato alla diretta incriminata. Nel caso di specie tutti quelli coinvolti in questo ban hanno ricevuto indietro il proprio account, che era stato solo disabilitato e non eliminato, ma più di qualcuno ha poi riportato di aver perso parte della propria cronologia e degli accessi ad alcuni servizi.
La situazione è tornata alla normalità ma c’è voluto tempo, per alcuni utenti molto tempo il che significa che è sempre bene comportarsi come si deve se non vuoi trovarti a dover provare a convincere i sistemi automatizzati e i revisori umani di Google che sei una brava persona.
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